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Udine, va avanti il progetto di riqualificazione di San Domenico: stanziati 1,4 milioni per il riscaldamento

Terra qua e là spianata, fondamenta che sorgono nel quartiere di San Domenico, all’interno del lotto 1 (ex lotto B), quello di competenza del Comune di Udine. La novità relativa alla cifra, pari a 1,4 milioni di euro, stanziata a giugno dall’amministrazione comunale «per finanziare la modifica degli impianti di riscaldamento che nel progetto originario erano collegati a una rete di teleriscaldamento cittadino successivamente non realizzata dall'operatore privato».

La spiegazione arriva dall’assessore alla pianificazione territoriale Andrea Zini: dalle sue parole anche una panoramica sullo stato attuale dei lavori all’interno del lotto in questione. «I lavori nel lotto 1 stanno procedendo regolarmente in accordo con la direzione dei lavori. Da un paio di settimane sono stati avviati i lavori di posa delle fondazioni per il fabbricato B1», edificio corrispondente al lato nord della struttura a ferro di cavallo complessiva realizzata nel lotto. Stanno quindi per iniziare i lavori inerenti al vicino fabbricato B2. «Successivamente, si procederà con la realizzazione delle strutture in elevazione per questi due corpi di fabbrica».

Incaricata delle opere l’impresa Ennio Riccesi Holding; per conto di quest’ultima, invece, le demolizioni effettuate dall’impresa Gesteco proprio in questi giorni, abbattimenti che stanno interessando il resto dell’area in questione. Già demolite, in tale ambito, quattro delle ultime sei palazzine del lotto.

Gli interventi rientrano nel “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” (Pinqua), finanziato con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’opera ha un costo di quasi 19,5 milioni di euro, a cui si aggiungono i già citati 1,4 milioni di integrazione riscaldamento. Di 20,9 milioni, allora, l’importo complessivo dell’investimento. «Alla fine di quest’estate andremo ad approvare una perizia di variante per la progettazione dell'impianto di riscaldamento e raffrescamento delle nuove unità abitative basato su pompe di calore per ogni vano scala».

Il completamento delle strutture in cemento è previsto per la primavera del 2025. L’obiettivo resta invariato: chiudere il cantiere entro la primavera del 2026. 186 le persone che, a lavori conclusi, potranno occupare i 73 nuovi appartamenti in via di costruzione.

Gli spazi, secondo i piani, saranno articolati in quattro tipologie abitative: 2 monolocali, 38 bilocali, 11 trilocali piccoli, 15 trilocali grandi e 7 quadrilocali. A disposizione di ogni appartamento un posto auto privato nel parcheggio sul lato nord; ulteriori due posteggi, invece, saranno pubblici, a usufrutto di tutti i frequentatori del quartiere: uno sul lato di via Derna, dotato di 22 posti, l’altro sul lato via della Faula, con 15 posti.

Uno sguardo quindi al lotto D in mano all’Ater, tra via della Faula, via Massaua, via Eritrea e via Asmara. Qui, si è già arrivati alla copertura del nuovo edificio: prossimo step, la creazione degli impianti, previa redazione della perizia necessaria a superare, anche in questo caso, lo scoglio del teleriscaldamento. 39 gli appartamenti a progetto, 2,3 i milioni impiegati su un totale di 7 previsti. «Siamo in regola con i tempi – il commento del direttore di Ater Udine Lorenzo Puzzi –, confidiamo di ultimare i lavori fra settembre e ottobre 2025, così da andare a collaudo entro marzo 2026».

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