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Mehdi Taremi, il “Principe” che vuol riscrivere la storia

Bisogna andarci cauti ad associare la parola “principe” al nome di un giocatore dell’Inter. Bisogna andarci cauti perché i ricordi pesano come macigni e le lacrime, ricordando la notte magica di Madrid, scendono copiosamente. Non è dato sapere cosa Mehdi Taremi sappia della storia di Diego Milito. Non è dato sapere quanto Taremi sappia di essersi infilato in un pezzo di storia nerazzurra a causa di quella “definizione” che l’accompagna. L’unica cosa certa è che il “Principe di Persia” è arrivato da lontano portando tanti gol  e con la ferma volontà di riscrivere la storia.

Un inizio da top player

Va bene, è calcio d’estate. Va bene gli avversari non erano irresistibili. Va bene neanche il Pisa rappresenta uno scoglio insormontabile come potrebbe essere il Chelsea nell’ultima amichevole pre-campionato. Va bene tutto, ma ciò non toglie che l’inizio del numero 99 in maglia nerazzurra è da top player e rende veritiere tutte le considerazioni che si fanno dell’iraniano.

Le prime statistiche raccontano di 5 gol in 3 partite. Due doppiette, con due gol siglati su calcio di rigore a testimonianza di una certa freddezza dagli 11 metri. Due gol al Lugano all’esordio, gol alla Pergolettese ed infine doppietta al Las Palmas nell’ultima amichevole disputata a Cesena. Sicuramente un inizio promettente anche in conseguenza degli aspetti che vanno oltre il semplice gol segnato.

Mehdi, infatti, oltre ai gol, ha messo in mostra una condizione fisica invidiabile per essere inizio agosto e, soprattutto, un inserimento al top nei meccanismi di gioco propri della formazione nerazzurra. L’iraniano si è calato nel ruolo con una predisposizione importante e i tifosi non vedono l’ora di vederlo accoppiato a chi, l’anno scorso, la storia l ha già fatta. Lautaro e Thuram quest’anno avranno un vero competitor alle loro spalle. Chi rischia di più?

Chi rischia tra Lautaro e Thuram?

Premessa. Spodestare gli attaccanti principi della seconda stella è impresa ardua da realizzare. Dargli un po’ di riposo laddove necessario, soprattutto a ridosso delle sfide Champions, è compito che Taremi può svolgere in maniera precisa e importante. L’iraniano, però, sogna il golpe, sogna di raggiungere i gradi da titolare. Ma chi rischia di più tra Lauti e Thuram?

L’essere polivalente dell’attaccante numero 99, lo porta ad agire, con ottimi riscontri, sia da prima che da seconda punta quindi potrebbe giocare sia accanto a Thuram che, anche, accanto a Lautaro Martinez. Ciò rappresenta un ulteriore vantaggio per l’Inter e per Simone Inzaghi che avrà la possibilità di scegliere liberamente in ogni partita l’attacco da opporre all’avversario. Oggi a rischiare sarebbe maggiormente Thuram per il semplice motivo che viene difficile lasciare fuori il capitano, nonché il capocannoniere nella stagione conclusasi il 26 maggio. Lautaro, oltre a far gol, in campo è anche un leader caratteriale, status che l’altra metà della ThuLa ancora non ha raggiunto pienamente.

L’attacco dell’Inter si presenterebbe, (al netto di potenziali nuovi acquisti), con Lautaro prima punta e Taremi ad agire alle sue spalle per favorire l’argentino in zona gol, senza contare che l’iraniano stesso ha mostrato una liaison mica male con le porte avversarie. Thuram sarebbe una carta da giocarsi a gara in corso con la possibilità di spaccare la contesa….

…..Ma a Genova…….

Lautaro-Thuram coppia titolare. Lautaro-Taremi prima coppia alternativa, ma a Genova? Mancano circa due settimane all’esordio dell’Inter in campionato. Sabato 17 agosto ore 18:30 a Marassi, i padroni di casa rossoblu terranno a battesimo la prima Inter ufficiale con le due stelle sul petto. Ma con quale coppia d’attacco si presenterà Inzaghi?

Thuram è rientrato ad Appiano l’1 agosto, mentre Lautaro, dopo la Coppa America, varcherà i cancelli della Pinetina solo l’8 agosto, a poco più di una settimana di distanza dall’impegno di Marassi. In che condizioni? Da un punto di vista psicologico sicuramente entrambi saranno motivati nel ripartire a mille. Ancor di più lo sarà Lautaro che alla stagione con l’Inter ha aggiunto la conquista del trofeo con l’Argentina, da capocannoniere. Da un punto di vista fisico, però,  l’attaccante francese dovrebbe presentarsi a Genova in condizioni migliori del compagno.

Sotto la lanterna, quindi, è lecito aspettarsi, dal primo minuto, la strana coppia. Il 9 e il 99 insieme per scardinare la difesa avversaria e presentarsi al campionato nel miglior modo possibile cercando di far risparmiare un po’ di fatica al compagno argentino che comunque farà il suo ingresso in campo. Tutto questo a prescindere da quella che sarà la volontà di Lautaro che, probabilmente, vorrà dare il calcio d’inizio ad un’altra stagione che potrebbe significare per lui consacrazione. Tuttavia il precedente di Salerno, (4 gol in poco più  di 30 min da subentrato), insegna

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