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Trieste, il secondo ingresso al Pedocin allarga il bagno a 200 donne

TRIESTE. Partiranno questa mattina, giovedì 1 agosto, i lavori allo stabilimento Pedocin, che permetteranno di realizzare una seconda porta per l’uscita in sicurezza dei bagnanti, sul muro del lato femminile. Le opere si concluderanno a breve e consentiranno di aumentare la capienza di 200 unità nella parte delle donne, la più frequentata da sempre.

Serviranno due giorni di cantiere per poter aumentare l’afflusso di bagnanti già a partire da questo weekend. Scongiurate quindi, si spera, nuove code, che a luglio in particolare avevano creato malumori e proteste da parte dei bagnanti, dopo la decisione da parte del Comune di Trieste, per questioni di sicurezza, di limitare l’accesso a un numero di persone tale da prevedere uno sgombero adeguato in caso di emergenze.

I disagi ci sono stati in realtà solo per la parte femminile, dove il numero massimo fissato ora in 506 posti, viene spesso raggiunto, soprattutto nei fine settimana.

«Si risolve tutto semplicemente sostituendo il cancello con uno nuovo – spiega il sindaco Roberto Dipiazza – che l’azienda Officine Belletti sta preparando e che andrà sistemato dove c’è già un’apertura lungo il muro della spiaggia femminile. Intanto si aumenta la capienza di 200 persone poi vedremo cosa si può fare ancora. Sono andato sul posto a vedere la situazione appena il problema si è presentato e ci siamo mossi subito».

Il primo cittadino, poco dopo le lamentele dei bagnanti, aveva già annunciato che si sarebbe trovata una soluzione in tempi brevi. L’assessore comunale ai Lavori pubblici Elisa Lodi aggiunge che «gli interventi non andranno a interferire con la regolare attività dello stabilimento e quindi con l’utilizzo del bagno. Ci sarà solo un nastro che delimiterà la parte interessata dai lavori. Tutto dovrebbe concludersi tra giovedì e venerdì e poi già sabato dovremmo dare l’ok all’aumento della capienza».

Il cancello esisteva già, insomma, ma andava sistemato e adattato per essere aperto rapidamente in caso di necessità. Un’apertura per liberare la spiaggia dove quindi la capienza massima, tra qualche giorno, potrà superare le 700 unità. È in via di risoluzione dunque la bagarre che si era creata qualche settimana fa, quando con le prime giornate di caldo afoso le persone si erano accorte del cambiamento, disposto in realtà dal Comune già mesi fa. Con un numero di ingressi ridotto per consentire un’evacuazione complessiva in sicurezza in caso di bisogno, considerando le poche via di fuga presenti. Le file fuori, da parte di donne in attesa di entrare, in alcuni momenti avevano dato vita anche a proteste accese e a discussioni anche sui social, che avevano infiammato gli animi soprattutto delle habitué del luogo.

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