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Tariffa rifiuti più cara a Pordenone: prima rata in scadenza. Le società sportive pagheranno dal 2025

Gli aumenti annunciati della tassa rifiuti si stanno materializzando nelle cassette delle lettere e la sorpresa per gli utenti è doppia: da un lato il costo (il rincaro va dal 30 al 50 per cento) e dall’altra la scadenza: il 10 agosto.

La prima rata infatti non va pagata entro settembre, come avveniva in passato, bensì entro dieci giorni. E molti cittadini non hanno ancora ricevuto nemmeno la bolletta. Intanto si va definendo la vicenda delle bollette astronomiche ricevute dalle associazioni sportive. Anche se le anomalie «riguardavano solo alcune realtà – tiene a precisare il sindaco reggente Alberto Parigi – abbiamo deciso di intervenire gradualmente, con una fase transitoria. Queste associazioni inizieranno a pagare dal prossimo anno».

Aumenti e scadenza Sugli aumenti, a fronte di un’inflazione del +13 per cento, il Comune in sede di approvazione delle tariffe ha utilizzato alcuni accorgimenti che vanno nella direzione di salvaguardare le fasce più deboli della popolazione (in base all’Isee sono previste esenzioni e riduzioni) e alcune tipologie di impresa. Per quanto riguarda la scadenza Gea dovrebbe decidere – ma la comunicazione non è ancora ufficiale – di non applicare more a quanti non rispetteranno la scadenza del 10 agosto.

Questo proprio per il fatto che la scadenza è molto ravvicinata rispetto alla ricezione. il comune «Ascom non tiene in considerazione – evidenzia l’assessore all’Ambiente Mattia Tirelli –, che l’amministrazione ha già messo a bilancio 122 mila euro proprio per andare incontro alle categorie del commercio più colpite. Ci tengo a ricordare il contesto: il problema dell’aumento della Taric non è di Pordenone, ma fa parte delle cronache di tutte le città italiane, al punto che anche quando abbiamo ritirato il premio come comune riciclone abbiamo registrato, da parte di altre amministrazioni, la preoccupazione per i rincari. La differenza è che Pordenone per anni non ha mai aumentato e che ora è costretto a farlo».

Motivazioni difficili però da accettare per molti cittadini. associazioni sportive Dopo le proteste di alcune associazioni sportive, la giunta ha incontrato i rappresentanti dei sodalizi e ha trovato una mediazione. Va ricordato che fino allo scorso anno le associazioni non pagavano la tassa rifiuti. Quest’anno si sono viste recapitare gli svuotamenti aggiuntivi del 2023 e la tariffa base del 2024 «e qualche anomalia c’è stata – conferma Parigi –. Ma non è solo una questione economica: ci sono associazioni che non hanno nemmeno il bidone del secco.

Tenendo conto di questo abbiamo deciso di ripartire da zero. Queste realtà non pagheranno le eccedenze 2023 e l’acconto di quest’anno. Inizieranno a pagare il prossimo anno le eccedenze 2024 e l’acconto 2025».

Nel frattempo «il Comune prenderà in carico i bidoni del secco che dovranno essere assegnati uno per associazione. La fattura sarà erogata da Gea al Comune che chiederà poi il pagamento alle associazioni». Le realtà interessate sono una trentina.

«È chiaro che qualcuno potrebbe chiedere perché interveniamo sulle associazioni sportive e non sulle altre – aggiunge Parigi –. La ragione è semplice: le altre non hanno registrato le anomalie che abbiamo riscontrato con quelle sportive. A ciò si aggiunge il fatto che anche queste associazioni pagheranno, ma inizieranno a farlo più avanti».

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