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Ricetto fatiscente, il caso arriva in Consiglio: i randagi al gattile

ALBIANO d’ivrea

Consiglio comunale ad Albiano mercoledì 29 luglio. Acceso il punto cinque all'ordine del giorno: convenzione con il gattile di Ivrea. Il tema dei gatti randagi che si aggirano per il paese provocando danni anche a privati, è stato sollevato già dalla Sentinella del Canavese di sabato 27 luglio. I residenti di via Castello e di via dei Ricetti, esasperati per il degrado, la sporcizia e la mancanza di risposte da parte dell'amministrazione comunale, hanno rotto il silenzio, denunciando la situazione che è visibile a tutti.

Intanto in Consiglio e relativamente al problema gatti randagi, la sindaca Venerina Rosanna Tezzon ha ammesso: «Nella zona del ricetto ci sono problemi. Ma la questione gatti randagi deve essere gestita da chi la sa gestire, rispettando gli animali e anche le persone che hanno, a loro volta, animali domestici. Possiamo affidarci al gattile che si occuperà della sterilizzazione e della cura dei gatti. Verranno create delle aree preposte per il cibo, ci deve essere qualcuno che tenga in ordine la zona. I gatti sono di proprietà del Comune. La convenzione serve proprio a questo, anche al censimento.

Il gattile seguirà i randagi che potranno essere anche resi adottabili. Le spese sono per legge a carico del Comune e si aggirano intorno a circa 2.000 euro circa all'anno». Inoltre, prosegue Tezzon, «i gatti nel paese ci sono sempre stati e saltano da una parte all'altra, ma questa è una cosa normale». E poi: «Chi non vuole i gatti, chiuda le aperture. Adesso è necessario intervenire perché i randagi sono entrati in una soffitta e hanno creato disagio ad una famiglia. Il gattile è in emergenza sanitaria, quindi vediamo quando potrà essere stipulata la convenzione».

Questo punto all'ordine del giorno è stato approvato all'unanimità. Si aspetta di sapere quando il gattile interverrà. La rabbia e la delusione per le mancate risposte è stata manifestata dai residenti al termine del consiglio comunale. Infatti, quando la prima cittadina ha dichiarato chiusa la seduta, i residenti presenti in aula hanno chiesto delucidazioni.

«È un nostro diritto – ha detto Ida Luciano – sapere le intenzioni dell'amministrazione relativamente al discorso randagismo. La mia casa è stata invasa dalle pulci portate dai gatti randagi che sono entrati in soffitta. Siamo davvero esasperati perché negli anni abbiamo sempre fatto richieste e informato della situazione di degrado il Comune che, però, non ha mai dato risposte né ufficiose, né ufficiali. Ho anche fatto una richiesta ufficiale e protocollata di accesso agli atti per sapere il motivo per il quale una delle due case fatiscenti che sono ubicate accanto alla mia (via Castello n.10), ha alzato il tetto». Il via libera all’accesso agli atti è arrivato solo ieri mattina, martedì, all’indomani della “sollevazione” in cui è stato anche posto il problema di quest’altro reiterato silenzio. «È giusto? Noi paghiamo le tasse ed è corretto anche avere dei servizi. Non intendiamo fermarci perché abbiamo sempre avuto rispetto per chi ha amministrato il paese, anche se siamo penalizzati». Un misto di rabbia e delusione da parte dei residenti che sono intervenuti al termine del Consiglio. Intanto, ci si chiede, tra le tante cose, perché la casa di proprietà del Comune, posizionata nel cuore del ricetto, debba essere fatiscente e abbandonata, ostaggio di animali randagi e di chiunque decida di sfondare la porta ed entrare. anastasia patrelli

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