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Parigi amara per la marcia: niente medaglie per Stano e Palmisano

di Marcello Cecconi

Ancora beffe a Parigi, stavolta nella marcia. Nella prima gara mattutina il pugliese Massimo Stano è arrivato quarto, con un tempo di 1:19:12 a un solo secondo dal bronzo, con una gara coraggiosa e autorevole in quei 20 km di marcia, ritardati di mezz’ora per la pioggia.

I marciatori hanno percorso venti volte un circuito di un chilometro nel centro di Parigi, partendo dal Trocadero, attraversando il Pont d’Iena per arrivare davanti alla Torre Eiffel. Poi la strada bagnata e quella curva maledetta che pretende una torsione importante, al 18° km, fa notare nella postura il riacutizzarsi del problema alla caviglia, che lui nelle dichiarazioni post-gara ha cercato di dribblare ma alla fine ammesso.

Tutto questo non gli ha permesso di tenere il passo del gruppetto nonostante lo sforzo finale con un ottimo, ma non sufficiente, recupero. L’oro, storico, è andato a Brian Pintado, Equador con 1:18:55; argento a C. Bonfim, Brasile, con 1:19:09 (nonostante due proposte di squalifica); bronzo ad A. Martin, Spagna, con 1:19:11. Per gli altri italiani in gara Francesco Fortunato chiude al 20° posto e Riccardo Orsoni 41°.

Il 32enne pugliese delle Fiamme Oro cercava il bis alle Olimpiadi, dopo aver vinto l’oro a Tokyo 2020 nella marcia 20 km. Aveva tranquillizzato sul suo stato di salute alla vigilia della finale per l’infortunio di aprile: «Nessuno si era infortunato con una bottiglietta sotto a un piede, per certi versi è una vittoria. Quell’episodio mi ha dato una carica pazzesca, ho capito che da un momento all’altro puoi perdere tutto. C’è stato un momento in cui l’Olimpiade era a rischio. Ora la condizione è discreta, seppur non eccellente, ma se non fossi stato competitivo, non sarei stato qui, avrei lasciato spazio a qualcun altro».

Nello stesso percorso parigino delusione ancora più forte per la stella, anch’ella pugliese, Antonella Palmisano che non ha ripetuto l’oro di Tokyo 2020 e, addirittura, è stata costretta al ritiro.  Si è appoggiata spossata alla barriera intorno al 13° km e consolata dal suo allenatore/marito Lorenzo Dessi. Il ritmo imposto dal gruppo di testa e una sua condizione non ottimale le concause di questo fallimento. Yang Jiayu, la cinese, con 1:25:54 diventa l’erede dell’italiana e porta ancora un oro alla Cina; argento a M. Perez (Spagna) e bronzo per l’australiana J. Montag. Per l’Italia sono arrivate al traguardo Eleonora Giorgi, 23° e Valentina Trapletti, 39°.

La 32enne di Mottola, in provincia di Taranto fu scoperta da Tommaso Gentili per poi passare alle Fiamme Gialle. Un palmares eccezionale a partire dai diciannove titoli italiani, di cui sei assoluti e tredici giovanili.  A livello internazionale juniores argento agli Europei di Novi Sad in Serbia e bronzo nella Coppa Europa di marcia in Francia a Metz nel 2009. Poi due medaglie agli Europei under 23, con l’argento nel 2011 a Ostrava e il bronzo a Tampere nel 2013. 

Il percorso olimpionico iniziato con un quarto posto nella 20 km alle Olimpiadi di Rio 2016 mentre l’anno successivo ottiene un bronzo nella 20 km di marcia ai mondiali di Londra 2017. Il 6 agosto 2021, giorno del suo trentesimo compleanno, si è laureata campionessa olimpica della 20 km di marcia alle Olimpiadi di Tokyo.

Il 20 agosto 2023 ha ottenuto la sua seconda medaglia in un campionato del mondo grazie al 3º posto finale. Tornata a gareggiare dopo più di un anno per un infortunio, il 21 maggio 2023 ha conquistato il secondo posto individuale a Podebrady, in Repubblica Ceca, contribuendo al successo dell’Italia nella Coppa Europa di marcia. Il 20 agosto 2023 ha ottenuto la medaglia di bronzo nella 20 km di marcia ai mondiali di Budapest.

Nel 2024, agli europei casalinghi di Roma, aveva conquistato la medaglia d’oro nella 20 km di marcia, davanti alla connazionale Valentina Trapletti, e questo aveva aumentato le attesa per Parigi 2024.

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