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Chiusura ferroviaria tra Vicenza e Verona: fino a due ore in più per raggiungere Milano

I cantieri dell’alta velocità ferroviaria rischiano di trasformare l’estate dei viaggiatori in un’odissea di rallentamenti, sostituzioni con i bus, disagi e tanto nervosismo. È proprio Trenitalia a spiegare come da lunedì 31 luglio (e fino a martedì 20 agosto), per l’intervento di potenziamento infrastrutturale nella stazione di Vicenza, sarà sospesa la circolazione tra Verona Porta Nuova e Vicenza: «Le Frecce, gli Eurocity e gli Euronight sono deviati tra Verona e Padova via Bologna», si legge in un comunicato, «con un aumento dei tempi di percorrenza fino a 120 minuti». Riprogrammati gli orari e le linee più colpite sono Torino- Milano-Venezia, Milano-Bologna e la Direttissima Roma-Firenze.

Stazione di Padova

Fastidi e problemi garantiti, come dimostrano i primi inciampi di ieri: alla stazione di Padova, snodo ferroviario rispetto alle linee modificate, il treno per Torino delle 17.16 prima ancora di arrivare sul binario 1 aveva già accumulato 40 minuti di ritardo; il regionale delle 17.41 per Venezia Santa Lucia portava con sé una zavorra di 10 minuti e quello delle 18.06, sempre per Venezia Santa Lucia, altri 20 minuti di ritardo; mentre l’Italo per Napoli delle 17.35 si presentava con un ritardo di 10 minuti. «Onestamente sono parecchio seccata», commenta Luana, una padovana che ieri era diretta a Torino per le sue ferie estive. «Ho comprato il biglietto lunedì, dunque appena due giorni fa, e non c’era scritto proprio nulla sul sito: ho preso un Frecciarossa che costa 67 euro, mi aspettavo un trattamento più attento nei confronti della clientela. Spero il ritardo sia solo di 40 minuti, ma non ne sarei così sicura». «Se le Frecce subiscono ritardi, figuriamoci i treni regionali», aggiunge Marta, studentessa universitaria diretta a casa, ovvero a Venezia.«Per fortuna le lezioni sono sospese per la pausa estiva». Il pericolo è che questi 20 giorni possano essere piuttosto difficili.

Bus sostitutivi

Trenitalia fa sapere che, in totale, sono 120 i treni che hanno subito limitazioni parziali o totali. Per tutte queste corse sono previsti bus sostitutivi, per una parte del percorso o addirittura per l’intera tratta. In sostanza, nelle tre settimane centrali dell’estate, nessun treno arriverà o partirà dalla stazione del capoluogo berico. Non si potrà andare a Verona (e viceversa); non si potrà andare a Schio (e viceversa), a Cittadella (e viceversa); né si potrà arrivare a Grisignano (e viceversa). Al posto dei treni sono previsti, da viale Venezia, gli autobus sostitutivi, che consentiranno a turisti e pendolari di raggiungere le destinazioni, compatibilmente con tempo e disagi. Il centro nevralgico del trasporto su rotaia del vicentino, per i prossimi ventun giorni, sarà dunque la stazione di Grisignano di Zocco. Lì, infatti, arriveranno tutti gli autobus sostitutivi per chi, in partenza da Vicenza, deve raggiungere Padova o Venezia.

Lunga percorrenza

Le modifiche riguardano anche i treni a lunga percorrenza, ossia le Frecce di Trenitalia e gli Italo di Ntv. Quelli che partono da Venezia o arrivano da Trieste e Udine e devono raggiungere Milano oppure Torino, una volta arrivati a Padova non proseguiranno in direzione Vicenza, ma raggiungeranno la città della Madonnina via Bologna Bivio Nord-Verona Porta Nuova, per proseguire per via Peschiera-Brescia con un aumento del tempo di percorrenza di 100 minuti, sempre che tutto vada bene. Nessun problema, invece, per i viaggiatori che da Venezia devono andare aa Firenze, Roma e Napoli. Arrivati a Padova, proseguono dritti per Bologna, anche se qualche ritardo, nel primo giorno di variazioni, si è registrato.

Viaggio autostrada

E così una parte di pendolari punta sull’auto. È il caso dei pendolari di Vicenza e Schio che lavorano a Padova: al posto di salire sull’autobus diretto a Grisignano e poi prendere un treno regionale verso Padova, in molti hanno intenzione di scegliere l’autostrada. Tuttavia, una volta raggiunta la città del Santo, dovranno fare i conti con i numerosi cantieri del Pnrr, a cominciare dal tram.

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