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Ivrea, 84enne scippata della collana d’oro

Ivrea, 84enne scippata della collana d’oro

È successo martedì in via Chabod, mentre tornava dalla spesa. Reato inusuale, si cerca un uomo giovane e atletico

IVREA. Le ha strappato la collana d’oro ed è fuggito via. Come a Torino, Roma, Napoli. Come nelle grandi città. A farne le spese un’anziana 84enne che tornava dalla spesa martedì mattina intorno alle 10. È successo in via Chabod, nel quartiere di San Lorenzo, vicino ai campi da tennis. Sul posto è subito intervenuta la volante della polizia di Stato. La signora non ha riportato ferite di alcun tipo, per fortuna e non ha avuto bisogno delle cure dell’ospedale. Era, però, comprensibilmente sotto choc per l’accaduto.

Gli scippi, infatti, non sono usuali a Ivrea e nemmeno nel resto del Canavese. Sono fenomeni da grande città, un tipo di microcriminalità predatoria che, solitamente, tende a ripetersi dopo il primo episodio. Dal punto di vista del codice penale, si chiamano furti con strappo: «Alla stessa pena di cui al primo comma soggiace chi si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto». Il primo comma sarebbe quello che riguarda i furti in abitazione, o fatti introducendosi in un immobile di proprietà altrui. Un fenomeno certamente più presente in Canavese e che, come i furti con strappo, prevede una pena da 4 a 7 anni.

I furti con strappo appartengono a un tipo di criminalità che si nutre anche di rapine. Crimini, appunto, poco usuali in tutto il territorio della procura di Ivrea, che include anche territori suburbani della prima cintura di Torino, come Venaria o Settimo. Per capire quanto siano inusuali questo tipo di reati rispetto alle truffe e ai furti in abitazione, possiamo rivolgerci ai numeri.

Nel periodo compreso tra il primo gennaio 2023 e il 15 ottobre dello stesso anno sono stati 1.201 i fascicoli per truffa di cui la procura di Ivrea ha contezza, dato quasi sicuramente sottostimato e che probabilmente conta diversi altri casi mai denunciati. Il numero di furti, unico reato più frequente nel periodo di tempo preso in esame, si attesta invece a 3.404, mentre i furti in abitazione sono 1.016 e le rapine 85. Tra queste sono comprese anche le rapine in strada. La differenza tra rapina e furto, a livello giuridico, sta nell’uso della violenza per sottrarre alla vittima il maltolto. Si tratta di reati efferati, che prevedono pene detentive più alte rispetto ai furti e che sono procedibili anche d’ufficio. Dunque, una modalità di impossessarsi dei beni altrui scelta sempre meno dagli stessi ladri. Infatti, ad oggi, le truffe sono un fenomeno in eterna crescita che sul territorio di competenza della procura eporediese vanta la medaglia d’argento come reato numericamente più rilevante per numero di fascicoli, secondo solo ai furti semplici, ma più frequente persino dei furti in abitazione, che si piazzano solo al terzo posto. E le rapine, a livello numerico, contano appena un decimo dei casi rispetto a questi ultimi.

Ora la polizia di Stato è sulle tracce dello scippatore dell’anziana signora. Ha già ricevuto le prime descrizioni e sta battendo alcune piste in città.

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