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Delitto Ceschin, il ricercato è a Santo Domingo: molti ostacoli per arrestarlo

Joel Lorenzo, l'uomo che la notte dell'omicidio avrebbe fatto da “palo” a Garcia e Sergio Lorenzo, l'altro uomo accusato di essere il killer della 72enne Margherita Ceschin è stato individuato.

Si trova a Santo Domingo, suo paese di origine, dove si sarebbe rifugiato nelle ore immediatamente seguenti l’omicidio della donna a cui avrebbe attivamente partecipato.

La pista è sicura, gli inquirenti sarebbero riusciti a inquadrarlo oltre ogni ragionevole dubbio, ma arrestarlo è un altro paio di maniche.

Si sarebbero non pochi problemi burocratici e operativi per procedere al fermo oltreoceano, quindi si starebbe studiano l’operazione migliore da fare per chiudere il cerchio dell’indagine sull’assassinio delle 72enne uccisa la sera del 23 giugno 2023 nel suo appartamento di via XXVIII aprile a Conegliano.

A far imboccare agli investigatori la pista giusta sarebbero state anche le indagini che nei giorni scorsi hanno portato all’arresto di Kendy Maria Rodriguez, 23enne della Repubblica Dominicana, fidanzata di Joel Lorenzo, arrestata a Pavia mentre cercava di ottenere un duplicato del passaporto, probabilmente per tornare a casa e raggiungere il compagno.

La donna resterà ai domiciliari (con braccialetto elettronico, a dimostrazione che si tema la sua fuga) visto che il Riesame ha respinto la richiesta di un ritiro delle misure cautelari nei suoi confronti.

Ed è stata rigettata anche su pressione degli avvocati di parte civile la richiesta di scarcerazione presentata dall’avvocato Crea per Juan Maria Guzman, da mesi in prigione perché ritenuto uno degli uomini chiave dell’omicidio.

Il giudice ha rifiutato per lui i domiciliari riconoscendo «il fattivo ruolo rivestito dal medesimo nell'adempimento degli atti preparatori e funzionali all'esecuzione materiale dell'omicidio», secondo il piano ordito dall'ex marito della Ceschin, Enzo Lorenzon.

Nei confronti di quest’ultimo, tre giorni fa il giudice per le indagini preliminari Piera De Stefani ha disposto il sequestro conservativo di beni per circa 1,5 milioni di ero. A chiederla erano stati l'avvocato della famiglia della figlia Elisabetta, e anche dal legale che rappresenta il fratello di Margherita Ceschin, Aloma Piazza.

Il giudice ha rilevato che le carte sono state firmate immediatamente prima dell'udienza preliminare, ad una società appositamente costituita dalla figlia e dal genero.

La società ha ricevuto gran parte del patrimonio di Lorenzon, comprendente un'abitazione, una locanda dismessa e un altro edificio, tutti situati a Ponte di Piave.

L'intento di questa cessione sarebbe stato quello di impedire alle parti civili di rivalersi sul patrimonio e ottenere un risarcimento. «Una cessione con malafede».

Lorenzon comparirà davanti ai giudici della Corte d'Assise insieme ai dominicani Sergio Lorenzo - uno dei presunti autori materiali del delitto - e Juan Maria Guzman – che avrebbe svolto il ruolo di intermediario – per rispondere dell’accusa di omicidio volontario.

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