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Cannabis fuorilegge, a Venezia decine di negozi a rischio chiusura

Linea dura sulla cannabis light: il governo, con un emendamento sta adottando lo stop alla vendita e coltivazione, paventando «alterazioni dello stato psicofisico degli assuntori» che mettono «a rischio la sicurezza stradale e l’incolumità pubblica».

Un duro colpo al settore dei negozi di cannabis che, negli ultimi anni, sono apparsi in tante città e anche a Venezia centro storico e Mestre. Molto critico il settore: i negozi specializzati nella vendita di prodotti a base di cannabis light sono destinati alla chiusura.

Reazioni molto critiche sono arrivate da parte di chi, da sempre in prima linea nelle battaglie a favore della sua legalizzazione, definisce la decisione «un grave danno» per il settore e per migliaia di imprenditori.

Tra questi anche il titolare dello store mestrino Cannabis24h, Salvatore Fardella, che ha aperto a Carpenedo uno shop di bevande energizzanti, thè freddi, brownies alla nocciola e creme viso tutti a basa di cannabis.

«Non possono chiudere di punto in bianco una filiera così grande» ha detto, «ci sono imprenditori che investono tutte le loro risorse in queste attività: la cannabis light non ha alcun effetto drogante».

E infatti sottolinea che «la molecola, appunto, viene resa inoffensiva quindi si parla di livelli molto bassi sui test narcotici e di laboratorio, senza aver alcun effetto psicoattivo».

Anzi: «la sostanza ha scopi benefici, viene usata per lo stress, per il dolore, per problemi di sonno e tante patologie croniche, muscolari o articolari, un uso molto ampio».

Un decreto dell’anno scorso del Ministero della Salute aveva infatti introdotto le “composizioni per uso orale di cannabidiolo” tra le sostanze stupefacenti.

Il governo sembra tirare dritto: mercoledì, nel corso dell’esame degli emendamenti al ddl sicurezza nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, tra le diverse proposte di modifica è stata approvata quella che, di fatto, equipara la cannabis light a quella illegale, a base di Thc.

«Un quadro preoccupante» secondo la responsabile dello store Cannabis Amsterdam Venezia: «Il Cbd (sostanza chimica presente nella pianta della Cannabis sativa, ndr) è tutto quello che noi abbiamo nel negozio, è la parte medicinale che ti aiuta contro stress, ansia e per dormire, lo vendiamo sottoforma di olio da mettere sotto la lingua, chupa chups, brownies: poi lavoriamo anche con l’h4 che sarebbe come uno psicoattivo ma è controllato, non ti sballa, ti dà gioia».

Per Vladyslav Voroshev dei negozi a marchio Beleaf, brand esteso soprattutto nel Triveneto, la cannabis light «è un prodotto agricolo sicuro a tutti gli effetti, oltre che biologico». E annuncia: «Faremo ricorso in corte di giustizia europea».

Di tutt’altro tenore l’opinione dell’assessore al commercio Sebastiano Costalonga: «La droga è morte, in tutte le sue forme, fra le quali rientra anche la cannabis». Light o meno, per l’assessore va eliminata ogni forma di commercio di prodotti che la contengono.

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