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Caso Carini-Khelif, l’attacco del Cremlino: “Manifestazioni pseudo-liberali ai limiti della perversione. Dov’è il vecchio Cio?”

Continua a far discutere il ritiro dal ring di Parigi dopo una manciata di secondi della pugile italiana Angela Carina contro Imane Khelif, atleta algerina intersessuale e iperandrogina finita al centro della polemica politica per la sua partecipazione ai Giochi Olimpici. I social si dividono e la politica entra in gioco. Dopo l’incontro istituzionale tra il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente del Cio (Comitato olimpico internazionale) Thomas Bach, il tema è stato affrontato anche dal Cremlino: “Il movimento olimpico diventa vittima di manifestazioni pseudo-liberali che rasentano la perversione“, queste le parole del portavoce Dmitri Peskov. Poi ha proseguito: “Non abbiamo assistito all’incontro e francamente non abbiamo alcun desiderio di farlo. Naturalmente preferiremmo ancora vedere il buon vecchio Comitato Olimpico Internazionale con le buone vecchie idee dell’olimpismo e la classica visione del mondo olimpico, in cui anche gli atleti russi occupavano un posto importante. Ma sfortunatamente questi tempi sono già passati“.

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La versione di Carini: “Una scelta d’istinto”
“Ho subito un primo colpo dalla mia avversaria, e ho sentito subito male al naso e alla faccia. Poco dopo ne ho ricevuto un altro, e mi ha fatto malissimo, tanto che il naso poi mi è sanguinato anche all’antidoping. Non respiravo più, ho pensato alla mia famiglia, ho guardato mio fratello in tribuna e sono andata verso l’angolo per ritirarmi. Non mi sentivo più in grado di finire il match”. Queste le parole di Angela Carini rilasciate a La Gazzetta dello Sport. “Quel secondo colpo è stato come una scossa: mi chiamano la Tigre, sul ring non ho mai avuto paura, ma un colpo così forte non l’avevo mai ricevuto. E in quegli istanti ho pensato che Dio stavolta mi avesse riservato questo, di non poter andare avanti. Mi sono arresa, c’era qualcosa che non andava: secondo me è un segno di maturità e non di debolezza capire quando è il momento di farsi da parte. Non c’era nulla di programmato, è stata una scelta d’istinto“.

Nel frattempo alla Stampa, la pugile italiana sembrerebbe aver annunciato l’addio al pugilato: “E adesso? Dico ciao alla boxe“. Una risposta solamente accennata ma il senso pare inequivocabile: Angela Carini suggerisce il ritiro dal pugilato dopo il caso politico-sportivo che l’ha portata alla ribalta. E di certo, non finisce qui.

L'articolo Caso Carini-Khelif, l’attacco del Cremlino: “Manifestazioni pseudo-liberali ai limiti della perversione. Dov’è il vecchio Cio?” proviene da Il Fatto Quotidiano.

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