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Violenza sulle donne, in aumento il numero dei casi ma anche delle denunce

Nuovo caso di violenza ai danni di una donna. Si è verificato mercoledì 31 luglio in spiaggia a Lignano, dove un turista straniero ha dato nell’occhio per il suo comportamento aggressivo nei confronti della moglie.

La condotta dell’uomo è stata notata da alcuni bagnanti che, in apprensione per la donna, hanno subito allertato la sala operativa del posto stagionale della polizia di Stato di Lignano Sabbiadoro.

Le forze dell’ordine sono immediatamente intervenute, ricostruendo l’accaduto con l’aiuto di alcuni testimoni, che hanno confermato il comportamento violento tenuto dall’uomo nei confronti della donna – e a seguire degli operatori di polizia –, appurando come detto che si trattava della moglie.

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Ferme restando le iniziative di natura giudiziaria che seguiranno il loro corso, ieri mattina il questore di Udine ha emesso un provvedimento di ammonimento nei confronti dell’uomo, cittadino straniero in villeggiatura a Lignano.

Lunga lista di casi di violenza

L’episodio segue a breve distanza l’aggressione subita sabato 27 luglio da una 48enne residente a Udine a opera del suo ex, un cittadino di nazionalità marocchina di 49 anni che, dopo averle sferrato dei fendenti alla schiena e all’addome, è stato fermato e messo in fuga dal cane di razza pitbull di proprietà della 48enne. L’uomo è accusato di tentato omicidio.

Si allunga dunque la lista dei casi di violenze e maltrattamenti ai danni delle donne, casi in aumento significativo come del resto dimostrano i dati statistici in possesso della Questura di Udine che certificano come in sei mesi, quest’anno, il numero degli ammonimenti sia balzato a doppia cifra, rispetto alle “poche” unità registrate nel corso dell’intero 2023.

Gli ammonimenti emessi l’anno scorso sono stati infatti, sul totale dei 12 mesi, sette in tutto: quattro per atti persecutori, due per maltrattamenti in famiglia, uno per cyberbullismo.

Nel 2024, in soli sei mesi, da gennaio a giugno, gli ammonimenti complessivi sono balzati a trentatré: dieci per atti persecutori e ventitré per maltrattamenti in famiglia.

In aumento le denunce

Contestualmente è aumentato però, e questo è un segnale significativo, il numero delle donne che hanno denunciato gli atti persecutori e di violenza di genere subiti: nel 2023 a farlo era stato solo il 20%, nei primi sei mesi di quest’anno la percentuale è passata al 30.

Restando alla corposa attività di prevenzione realizzata, in questo caso nei primi sette mesi del 2024, dalla divisione Anticrimine della questura di Udine, si contano anche trentaquattro Daspo, quarantanove fogli di via obbligatorio, ventuno avvisi orali, dieci divieti di avvicinamento a esercizi pubblici e cinque Dacur – divieto di accesso a determinate aree urbane del territorio.

Indagini anche in assenza di denuncia

Inoltre, dall’inizio dell’anno la divisione Anticrimine della Questura di Udine ha ricevuto circa 200 segnalazioni da parte delle volanti e dei carabinieri di interventi per liti/dissidi in famiglia. Un numero importante, che in 33 casi si è tradotto in altrettanti ammonimenti, e che trova ragione in una novità legislativa.

Novità introdotta dalla legge 24 novembre 2023, n.168, recante “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”, pubblicata a dicembre 2023 e i cui effetti si sono iniziati a misurare a partire da quest’anno. Con il risultato, come detto, di 200 segnalazioni.

Il provvedimento, che si compone di 18 articoli, interviene su numerosi aspetti della normativa relativa alla violenza di genere e domestica, attraverso disposizioni che incidono sia sul rafforzamento della tutela delle vittime, sia sul contrasto al fenomeno.

In particolare, prevede che ogni tipo di maltrattamento in famiglia venga sempre segnalato all’autorità giudiziaria, in caso di intervento delle forze dell’ordine, per le valutazioni del caso. Anche senza querela della parte offesa. Tale novità consente l’emissione di misure di prevenzione e a volte anche cautelari d’ufficio anche senza denuncia.


Il 1522 è un numero gratuito, attivo 24 ore su 24 e accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.

È un servizio pubblico promosso dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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