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Caso Khelif, l’assessore goriziano sul web: «Soluzione solo da Mengele»

GORIZIA «Questi casi possono essere risolti solo da un medico: Mengele». Il caso è quello della pugile algerina Imane Khelif. Josef Mengele è stato, invece, un medico nazista diventato famoso per i suoi esperimenti di eugenetica.

L’accostamento delle due cose non può che portare guai e così è stato per l’assessore con delega al Bilancio del Comune di Gorizia Paolo Lazzeri che ha scelto esattamente quelle parole per commentare un post Instagram del giornalista sportivo Fabrizio Biasin: «La Carini si ritira dopo pochi secondi. Verrà fuori un casino devastante». E così è stato, almeno per l’assessore Lazzeri.

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Il suo commento non è passato inosservato e a distanza di 20 ore dalla pubblicazione il diretto interessato è stato chiamato a spiegare le sue parole e ad aggiustare la mira. «Era una battuta e avrei preferito venisse trattata alla stregua di una battuta ma, evidentemente, scrivere sui social comporta rischi che non avevo ancora previsto. Non c’è alcun retropensiero, così come non c’è esaltazione di alcunché. Non ho mica inneggiato a Hitler e poi conoscete tutti perfettamente la mia storia», spiega.

La sua storia è quella di un moderato che nella giunta di centrodestra guidata dal sindaco Rodolfo Ziberna rappresenta la quota Progetto Fvg.

«Perché me ne sono uscito, allora, con quelle parole? In queste ore, ho sentito e letto posizioni di tutti i tipi sulla questione del match di pugilato, fra cui tante, anzi troppe, teorie farlocche. Semplicemente, per attaccare chi si lancia in queste dissertazioni e teorie, ho fatto riferimento a Mengele perché era uno scienziato pazzo che faceva esperimenti genetici. Insomma, la mia intenzione era di stroncare, con quelle parole, tutte le polemiche che ho letto e sentito alla televisione».

«Deve essere chiaro – prosegue Lazzeri – che se ho urtato la sensibilità di qualcuno, me ne scuso immediatamente. Non era sicuramente questo il mio intento. Volevo, e lo ripeto, soltanto zittire chi continua a mettere in campo teorie che non stanno né in cielo né in terra».

Sulla questione, il sindaco di Gorizia Ziberna ha preferito non commentare, limitandosi a un laconico: «Non faccio il badante dei miei assessori».

Per l’assenza del sottotesto, sui social network l’ironia è difficile da cogliere, ma le persone non lo hanno ancora imparato. E questo è l’ennesimo caso.

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