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L’amore per lo studio dei centini del liceo Duca degli Abruzzi di Gorizia: «Questi cinque anni sono stati fantastici»

L’amore per lo studio dei centini del liceo Duca degli Abruzzi di Gorizia: «Questi cinque anni sono stati fantastici»

foto da Quotidiani locali

GORIZIA Sono nove gli studenti del liceo scientifico Duca degli Abruzzi di Gorizia che hanno ottenuto il massimo dei voti alla maturità, con Margherita Gregorin, originaria di Fiumicello, che ha conquistato anche la lode. «Questo esame è stato l’ultimo tassello di un’immagine più grande, una chiusura impegnativa non tanto in sé, ma in quello che rappresenta: perché le vere soddisfazioni, insieme agli sforzi più intensi, le ho collezionate durante ogni singolo giorno di scuola. Il quinto anno è stato un tirare le somme, un rendermi conto di essere finalmente in grado di cavarmela da sola. Quanto al futuro - conclude - non ho mai avuto le idee chiare ma sono portata per le materie scientifiche e mi affascinano sia l’insegnamento sia una carriera in ambito manageriale, che mi permetta però di continuare sempre a studiare e, se possibile, conoscere il mondo e viaggiare. Perciò probabilmente mi iscriverò a Ingegneria industriale-gestionale all’Università di Trieste».

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Viene da Turriaco invece Francesco Klanjscek: «L’esame di Stato è la tappa finale di un percorso in cui si sono presentate anche alcune sfide - non userei il termine difficoltà - che mi hanno spinto a fare del mio meglio. Durante gli ultimi anni, lo studio è stato un piacere. L’esame invece, almeno all’inizio, è stato segnato da un po’ di tensione: ma ottenere il massimo agli scritti mi ha permesso di affrontare il colloquio orale con maggiore serenità. Ora penso al futuro: mi piacerebbe studiare Fisica o Ingegneria, nonostante sia interessato anche alla Filosofia».

Marco Giovanni Mian di Gorizia, non nasconde «il periodo stressante, che ha richiesto una preparazione intensa. Tuttavia, l’impegno è stato ricompensato dalla soddisfazione di aver ottenuto un ottimo punteggio nelle due prove scritte e dai complimenti ricevuti dalla commissione una volta concluso l’esame orale. A settembre mi trasferirò a Milano per frequentare il corso di laurea in economia aziendale e management alla Bocconi».

Beatrice Seculin ha vissuto un’esperienza particolare: «Ho trascorso il quarto anno di superiori negli Usa, quindi al ritorno in Italia ho dovuto riprendere un po’ il ritmo dello studio, ma sono comunque riuscita a godermi a pieno l’ultimo anno. Ho partecipato a varie iniziative tra cui le gare di giochi matematici e ho trascorso molto tempo con i miei compagni di classe anche al di fuori della scuola. L’esame – dice - è stato una sfida che ho affrontato a testa alta. Vorrei studiare Medicina, è il mio sogno sin dalla prima elementare».

Andrea Urso, già rappresentante d'istituto, rende merito ai docenti: «I professori ci avevano preparato a sufficienza per l’esame – riconosce -. Il tema di italiano è stato sicuramente stimolante, soprattutto per uno come me a cui piace un sacco scrivere; per quanto riguarda matematica, invece, la prova non è stata altrettanto leggera e la traccia in sé non era molto facile anche perché faceva riferimento a nozioni apprese ai tempi della DAD con non poche difficoltà. La quinta è stata l’anno migliore del mio percorso, e mi riferisco anche al bagaglio umano. Ora ,i trasferirò a Milano per studiare Giurisprudenza in Bocconi e, anche grazie al Duca, so di poter affrontare questa nuova sfida».

Gaia Pricolo è goriziana: «L’ultimo anno l’ho vissuto con serenità, ma come penso sia normale per l’esame è subentrata un po’ di ansia. Più per l’orale che per gli scritti, ma una volta seduta lì, tutto è svanito. Ancora non realizzo di avere terminato questo percorso: sarà un bel cambiamento dopo cinque anni molto intensi. Il mio futuro? Sono ancora indecisa fra Medicina ed Odontoiatria. Non vedo l’ora di vivere una nuova esperienza».

Martina Contin è la centina di Romans d’Isonzo. «Il coronamento di un percorso scolastico intenso, ma ricco di emozioni, soddisfazioni e piacevoli ricordi. Ogni “piccola” sfida incontrata durante il quinto anno mi ha preparata ad affrontare con maggiore consapevolezza questo ultimo passo prima dell’Università. Nonostante il mio interesse per le materie umanistiche, ho deciso di iscrivermi a Ingegneria gestionale a Udine: è un percorso che richiederà molto impegno, ma sono pronta».

A pochi chilometri di distanza vive l’altra centina, Isabel Comar, da Villesse: «Vado più fiera del percorso, che dell’esito – confida -. Dopo i sacrifici collettivi e personali degli anni precedenti, ho assaporato ogni momento della quinta e ho voluto vivere alla stessa maniera gli esami. Ho trovato soddisfazione nella fatica degli scritti (stimolante il tema, meno facile invece matematica), pur non avendo conseguito il massimo risultato nella seconda prova. All’orale poi sono riuscita a tenere a bada l’ansia. Mi iscriverò a Lettere Moderne a Trieste. Sogno di diventare insegnante»

Nel gruppo degli nove studenti del liceo scientifico Duca degli Abruzzi usciti alla maturità con il punteggio più alto c’è anche Daniele Perez Piferrer.

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