Denunciati due truffatori 20enni, nelle tasche l’oro sottratto alle vittime

Si fingevano avvocati e chiedevano gioielli per evitare (presunti) guai con la giustizia ai familiari delle persone prese di mira. Sulla loro auto i poliziotti hanno trovato altri monili e droga

Nelle tasche avevano ancora i gioielli sottratti alle vittime. Sono stati denunciati ieri (venerdì) per truffa due 20enne residenti in provincia di Napoli, intercettati da una pattuglia della squadra volante del commissariato di Vigevano. Gli agenti, nell’ambito di un servizio di prevenzione dei reati contro il patrimonio, ieri pomeriggio hanno notato i due giovani che si aggiravano con fare sospetto in una zona limitrofa al centro città. Alla vista dell’auto della polizia, i due hanno accelerato il passo e cambiato direzione. Gli agenti, insospettiti, hanno raggiunto i due e li hanno perquisiti. Nelle tasche dei pantaloni hanno travato numerosi oggetti in oro, dei quali i due non sapevano spiegare la provenienza.

A pochi metri di distanza gli agenti hanno trovato l’auto utilizzata dai due, intestata ad una società di noleggio.

Nella vettura i poliziotti hanno rinvenuto un sacchetto contenente altri monili in oro, mentre sotto un sedile hanno trovato una modica quantità di droga.

Gli agenti sono riusciti a risalire all’identità delle vittime e a ricostruire il modus operandi dei malviventi. In pratica, i due contattavano telefonicamente le vittime e si fingevano l’avvocato di un loro parente, presunto responsabile di un incidente stradale. A quel punto chiedevano denaro contante od oggetti in oro da consegnare alle persone ferite, così da garantire l’impunità del familiare responsabile dell’incidente.

I due 20enne avrebbero colpito in un comune limitrofo a Vigevano e a Novara, riuscendo a farsi consegnare diversi monili in oro.

La polizia ha restituito i gioielli alle vittime delle truffe.

I due giovani sono stati denunciati per ricettazione e truffa aggravata, e il questore di Pavia ha firmato il foglio di via a loro carico, ora non potranno più tornare a Vigevano per due anni.