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Ordinanza anti-alcolici, a Udine controlli e poche multe: solo quattro le sanzioni in un mese

UDINE. Sono solo quattro le multe elevate dalla polizia locale per la violazione della prima ordinanza anti alcol firmata dal sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, e rimasta in vigore per trenta giorni, dal 25 giugno al 25 luglio.

In un mese di controlli gli agenti hanno sorpreso quattro persone che stavano consumando alcolici in Borgo stazione, in luoghi pubblici. Salata la sanzione che va da un minimo di 200 euro a un massimo di 1.200 e non fa distinzioni tra chi consuma alcolici all’aperto e chi li vende al di fuori degli orari consentiti. Va detto poi che per quest’ultima fattispecie non sono state rilevate violazioni.

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«Abbiamo controllato sistematicamente i locali in centro e in Borgo stazione - sottolinea il comandante della Polizia locale, Eros Del Longo - e tutti hanno rispettato le prescrizioni».

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Complessivamente sono state controllate 115 persone e 53 veicoli. «Ci sono state 15 violazioni al codice della strada e anche 6 persone sanzionate per ubriachezza - aggiunge l’assessore alla Polizia locale, Rosi Toffano - ma in quest’ultimo caso non c’entra l’ordinanza poiché la violazione fa riferimento all’articolo 688 del codice penale: chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, è colto in stato di manifesta ubriachezza [689-691]è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309[/689-691]. Al di là delle multe poi va sottolineata la presenza costante degli agenti di polizia locale e della altre forze dell’ordine che ha sicuramente contributo a migliorare la percezione di sicurezza».

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Fino al 27 agosto è in vigore la seconda ordinanza firmata da De Toni. In particolare è stato introdotto il divieto di vendita per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche da parte degli esercizi pubblici, commerciali e artigianali dalle 21 alle 8 del giorno successivo in tutto il Comune e dalle 18 alle 8 nelle vie e piazze così delimitate: via Tullio, piazzale Unità d’Italia, piazza della Repubblica, viale Leopardi, via Croce, via della Rosta, viale Europa Unita, viale delle Ferriere, via de Rubeis, via Nievo, via Percoto, via Battistig e via Roma a eccezione dei locali qualificati come “locali storici e attività storiche del Friuli Venezia Giulia”.

Nella stessa area dall’1 alle 8 scatta anche il divieto di somministrazione, con la possibilità di deroga a «condizione che i gestori garantiscano la presenza di steward, personali o d’area, fino alla chiusura del locale, anche tramite l’adesione al codice di autoregolamentazione non appena verrà adottato dalle categorie di settore».

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Rispetto alla prima ordinanza non si fa riferimento al consumo di alcolici in area pubblico, ma questo, precisa Del Longo, «solo perché nel frattempo è stato approvato il nuovo regolamento di polizia locale che all’articolo 8 stabilisce il divieto di consumare e/o detenere, al fine dell’immediato consumo, bevande alcoliche di qualsiasi gradazione e indipendentemente dal tipo di contenitore utilizzato, salvo che negli esercizi pubblici con relativi plateatici regolarmente autorizzati, ovvero in occasione di specifiche manifestazioni ed eventi autorizzate od organizzate dall’Amministrazione comunale, nei luoghi pubblici e nei luoghi sensibili del territorio comunale, a salvaguardia del decoro e della vivibilità urbana, ossia zona stazione, area delimitata da piazza della Repubblica, via Ciconi, piazzale Unità d’Italia, viale Tullio, via del le Ferriere, viale Europa Unita, piazzale D’Annunzio, viale XXIII Marzo, via Manzini, via Larga, via Zoletti, via Aquileia, via Giusti e via Carducci».

Per l’assessore Toffano «gli obiettivi sul fronte della prevenzione sono stati raggiunti e l’introduzione degli steward ha facilitato l’operato della polizia locale».

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