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Ivrea e la pastasciutta antifascista Anpi: «Vogliamo la festa della Costituzione»

Ivrea e la pastasciutta antifascista 

Anpi: «Vogliamo la festa 

della Costituzione»

foto da Quotidiani locali

ivrea

È ormai il simbolo della caduta del fascismo: la pastasciutta. E come in un rito, gli antifascisti di Ivrea, si sono ritrovati con l’associazione partigiana Anpi Ivrea e Basso Canavese, per rinnovarlo e celebrarlo. «Come ogni anno - scrive il presidente Mario Beiletti -, ci siamo ritrovati domenica 28 luglio per la tradizionale Pastasciutta antifascista, che ebbe inizio nel 25 luglio 1943, quando cadde il fascismo. Alla notizia i sette fratelli Cervi con il padre Alcide, in segno di festa, offrirono a tutti una pastasciutta, che nel tempo divenne la “Pastasciutta antifascista” per antonomasia, celebrata in tutta Italia».

Anche la località in cui si è celebrata, per il secondo anno, è speciale. Perché ricorda una persona speciale per il Canavese e non solo. «Per la seconda volta la location - prosegue Beiletti - è stata il Castello Vescovile di Albiano, dove dimorò il Vescovo Emerito Luigi Bettazzi che, se fosse ancora fra noi, siamo sicuri vi avrebbe partecipato molto volentieri. Eravamo una quarantina a gustare salami, mortadella, cubetti di grana con marmellata, gorgonzola, gli ormai famosi “tomini ciaruiati”, e poi dei magnifici spaghetti al ragù, per concludere con l’altrettanto immancabile anguria. Il tutto innaffiato da un buon vino rosso e da tanta condivisione e allegria, grazie anche a Gabriella Colosso, grande artefice della serata».

Presenti anche le consigliere comunali Vanessa Vidano e Annalisa Bolzanello, oltre al cantautore Fabrizio Zanotti. «Come Anpi - anticipa Beiletti - abbiamo illustrato per sommi capi una iniziativa che, dopo essere passata al vaglio del nostro Direttivo, proveremo a realizzare: si tratta di organizzare uno (o più di uno) “Festival della Costituzione”, appoggiandoci ai Comuni e alle numerose Pro Loco che, al momento, restano l’unico luogo di aggregazione con proprie Sedi e possibilità operative. Si tratta di un tentativo per portare la Costituzione (e la sua difesa e attuazione) ad un pubblico più vasto. La proposta è nata dalla mente del nostro infaticabile Ivan Pescarin. Vedremo se sarà possibile portarla avanti. Approfittando dell’occasione, è stato anche attivato un banchetto per la raccolta delle firme per il referendum contro l’Autonomia Differenziata», di cui l’anima è il responsabile cittadino della Cgil Giovanni Ambrosio, presente all’occasione conviviale.

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