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Morto a 83 anni Giuseppe Firmino Marinig, sindaco per quattro mandati a San Pietro al Natisone

SAN PIETRO AL NATISONE. Una vita trascorsa a servizio della sua terra e della sua gente: da amministratore e da politico di lungo corso del Partito socialista friulano. Giuseppe Firmino Marinig, 83 anni, è morto giovedì 1 agosto all’ospedale di Udine.

Nato nel capoluogo friulano il 5 dicembre 1940, ha trascorso la sua infanzia nella località di Clenia, a San Pietro al Natisone. Diventato professore di lingua e letteratura inglese all’istituto Stringher, prima a Spilimbergo, poi a Udine, ha iniziato la sua “carriera” nel Psi nel 1964.

Dopo i primi incarichi da presidente di sezione, nel 1970 è entrato in consiglio comunale a San Pietro al Natisone. Ci resterà per 44 anni consecutivi, ricoprendo anche la carica di sindaco per quattro mandati, tra il 1980 e il 1999.

È stato eletto pure in consiglio provinciale nel 1985, nel collegio di Faedis-San Pietro al Natisone, conquistandosi la rielezione nel 1999 e ricoprendo il ruolo di vicepresidente vicario dell’Aula.

Innumerevoli gli incarichi affidati a Marinig, in Comunità montana (è rimasto alla guida dell’ente per sette anni), nel Consorzio bonifica montana, in Azienda di soggiorno e turismo, nell’Uncem. Insieme a Cesare Tomasetig ha l’intuizione di dar vita a un Festival artistico nel Cividalese, che qualche anno più tardi prenderà il nome di Mittelfest.

Sposato con Lucia Costaperaria, non ha avuto figli. Una volta conclusa l’esperienza da insegnante di ruolo, ha sempre rivendicato di percepire una sola pensione, a dimostrazione di come l’impegno politico di una vita fosse frutto di pura passione.

Quando era convinto di potersi godere il meritato riposo, su proposta dell’allora assessore regionale Cristiano Shaurli, è entrato a far parte del Comitato istituzionale paritetico, vigilando sull’attuazione e sulla corretta applicazione della legge di tutela della comunità linguistica slovena in Friuli Venezia Giulia.

«Giuseppe è stato una persona molto attiva nel sociale, in politica, nell’ambito della comunità slovena della Slavia friulana, nella vita amministrativa e culturale delle valli del Natisone – hanno raccontato i suoi famigliari –. È sempre stato un convinto sostenitore di un’Europa dei popoli e delle regioni, democratica, unita e federale nel rispetto dei diritti civili, umani e con solide basi di uno stato veramente sociale».

Grande il cordoglio del mondo socialista friulano: «Sto raccogliendo, in queste ore, tante testimonianze di affetto e di stima indirizzate a Marinig – ha detto il segretario provinciale del Psi, Stefano Nazzi –. Nella sua vita ha saputo essere un riferimento politico e morale per tanti. Una vera guida per la serietà e il rigore con cui ha costrutto la sua attività politica e amministrativa. Si è sempre speso molto per il suo territorio», ha chiuso Nazzi.

Dispiaciuto per la scomparsa di Marinig un altro socialista di lungo corso, Giordano Menis: «Se ne va uno dei compagni che nel mio trascorso socialista ho sentito più vicino – ha confessato l’ex primo cittadino di Treppo Grande –. Firmino è stato un grande sindaco e una grande persona, capace di restare fedele fino all’ultimo agli ideali socialisti. Ci mancherà molto».

I funerali di Giuseppe Firmino Marinig avranno luogo martedì 6 agosto, alle 17, nella chiesa di Clenia, a San Pietro al Natisone.

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