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Dalle paure ai sogni: il mondo degli adolescenti raccontato in 187 parole

PORDENONE. Un atlante verbale e affettivo selezionato dai protagonisti della generazione Alpha in 187 lemmi: un’agevole scansione organizzata in ordine alfabetico quasi a definire il perimetro di un universo adolescenziale che fonde emozioni, istinto e percezioni di un mondo in continua evoluzione e li traduce in codice verbale.

Protagonisti della seconda edizione del “Piccolo Dizionario (immaginario) delle ragazze e dei ragazzi” sono mille studentesse e studenti dagli 11 ai 14 anni di tutta Italia.

Un progetto promosso da Fondazione Pordenonelegge in sinergia con la Fondazione Treccani Cultura, dedicato a una platea di interlocutori che non sono più bambini ma si apprestano ad attraversare il periodo dell’adolescenza in un periodo particolarmente delicato del nostro tempo.

Lo studio, che consente l’analisi di un registro verbale proprio all’universo giovanile, rappresenta anche un’occasione per conoscere meglio chi affronta l’età della metamorfosi e capire come i giovani percepiscono e usano le parole. Dal 4 agosto il “loro” Dizionario è online, consultabile da tutti in un click.

L’edizione 2024 del “Piccolo Dizionario (immaginario) delle ragazze e dei ragazzi”, coordinata dalla curatrice di pordenonelegge Valentina Gasparet e dal direttore artistico Gian Mario Villalta, è stata realizzata con la supervisione del linguista Giuseppe Antonelli, che parteciperà alla presentazione del Dizionario, in occasione della 25^ edizione di pordenonelegge, venerdì 20 settembre alle 9.30 in piazza della Motta.

«Presentiamo una nuova edizione ancora più ricca e sorprendente – spiega la coordinatrice del progetto, Valentina Gasparet – grazie alla definizione di 187 parole che rappresentano una sorta di atlante affettivo, una bussola per orientarsi nel mondo dei ragazzi e delle ragazze, per provare a esplorarlo e per guardare al futuro».

Un’opera corale dunque, che studenti e studentesse delle Scuole medie di tutta Italia hanno alimentato con le loro definizioni di alcune parole chiave per definire e raccontare il “loro” mondo, per schiudere i loro stati d’animo, le abitudini, i timori e le speranze per gli anni e la vita in arrivo.

Dalla A di “accettarsi”, alla Z di “zaino”, passando per la B di “boomer”, la F di “famiglia”, la C di “casa” e di “cuore”, definito come «la parte principale, l’essenza delle cose», una parola che «diventa quasi un nome proprio quando teniamo tantissimo ad una persona e per chiamarla usiamo proprio questa parola»: le 187 voci sono state raccolte da una quarantina di scuole di tutta Italia, dal Friuli Venezia Giulia al Veneto, passando per Lombardia, Lazio, Trentino Alto Adige, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Calabria, Campania e Sicilia.

E fra le curiosità c’è anche la B di “Barbie”, che non è solo la «bambola americana, stilosa e trendy, famosa in tutto il mondo», ma anche «un modo divertente per avvicinarsi a fratelli e sorelle e per passare il tempo», oppure «una persona perfettina». E c’è, straordinariamente attuale, un’idea della “famiglia” come «gruppo di persone che si vogliono bene, per affetto e non perché uniti da un legame di parentela; sono persone che si vedono spesso, che si sostengono sempre e a cui piace passare del tempo insieme». Da oggi il “Piccolo Dizionario (immaginario) delle ragazze e dei ragazzi” è scaricabile e consultabile al link: https://www.pordenonelegge.it/tuttolanno/scuola-e-formazione/piccolo-dizionario-immaginario-delle-ragazze-e-dei-ragazzi

Il progetto è sostenuto dall’assessorato al Lavoro, Formazione, Istruzione, Ricerca, Università e Famiglia e dall’assessorato alla Cultura e allo Sport della Regione Friuli Venezia Giulia, è stato promosso su tutto il territorio attraverso l’Ufficio scolastico regionale.

Sviluppare i propri pensieri sulla falsariga delle definizioni del dizionario implica la comprensione di come la lingua si possa analizzare sotto diversi profili (grammaticale, etimologico, semantico, di uso popolare o specialistico). La definizione canonica del vocabolario è stata per i tanti giovani che hanno collaborato al progetto, insieme ai loro insegnanti, il punto di partenza per avviare una serie di riflessioni, ma anche per esprimere desideri, lanciare visioni e speranze. Dallo schema di base, necessario a identificare la parola, si è dischiuso per ogni voce un valore aggiunto di libertà dettato da uno spirito creativo. Un’edizione, quindi, ancora più ricca e sorprendente, tutta da scoprire.

E conferma il linguista Giuseppe Antonelli «il lemmario di questa nuova edizione è sempre più ricco di spunti. Acquisita la tecnica con cui si crea una voce di vocabolario, ragazzi e ragazze hanno saputo trasferire nelle parole le loro esperienze, i loro sogni, le loro paure, il loro punto di vista sul mondo. Grazie a questo nutrimento emotivo, anche le parole più comuni acquistano una nuova vita: perché la vita delle parole è anche la vita nelle parole».

Naturalmente, il progetto ha il pregio di un valore formativo non comune, lo conferma Massimo Bray, direttore generale Treccani che commenta: «Il Piccolo Dizionario (immaginario) delle ragazze e dei ragazzi è un esercizio e un gioco, un interessante esperimento di linguistica realizzato nelle scuole, attraverso il quale le studentesse e gli studenti fra gli 11 e i 14 anni si sono avvicinati al mondo della lingua».

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