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Parigi 2024, Italia paese di navigatori e tennisti: due storiche medaglie per lo sport italiano

RADIO OLIMPIADI: Musetti spezza l’incantesimo (ascolta)

Italia paese di Santi, poeti, navigatori e tra questi non possiamo non annoverare i windsurfisti, ancor di più se portano in dote una medaglia d’oro. È quello che ha portato Marta Maggetti al medagliere azzurro, vincendo la gara del windsurf femminile, nelle acque blu di Marsiglia (troppo difficile organizzare lì anche le gare di fondo…?!). Cagliaritana tosta, se lo era legato al dito, a Tokyo, quel quarto posto finale; è stata questa la spinta per un incredibile percorso netto; in semifinale ha saputo gestire le avversarie e lanciare la sua sfida arrivando all’oro a cinque cerchi precedendo Gran Bretagna e Israele. Il suo FOiL nel campo di regata marsigliese ha solcato le acque, ha tagliato le onde ed incontrato il vento giusto, un vento in poppa che l’ha portata, navigando, fino alle boe dell’arrivo e ad un risultato straordinario. Spazzati via gli incubi di Tokyo, adesso c’è solo spazio per la gioia. 

Ed è a suo modo storica questa vittoria perché riporta in Italia una vittoria che mancava dal 2000, l’Olimpiade era quella di Sydney e la vittoria fu di Alessandra Sensini, una che ha scritto la storia di questo sport e che di medaglie ne vinse quattro. Sentirla commentare alla Rai questa vittoria ha aggiunto emozione all’emozione. 

Sempre a proposito di emozioni, non possiamo non nominare Lorenzo Musetti e la sua storica medaglia di bronzo, una medaglia che alle Olimpiadi il tennis italiano aspettava dal 1924, 100 anni fa. Probabilmente nessun lettore di Ubitennis ha visto giocare Uberto de Mopurgo, questo dà anche la misura di ciò di cui stiamo parlando. Non è stato facile per il carrarino avere la meglio su Felix Auger-Aliassime, battuto alla fine con il punteggio di 6-4, 1-6, 6-3. È stato un match complicato, che a un certo punto sembrava essergli sfuggito di mano, cose già viste tra l’altro sul centrale del Roland Garros. Questa volta però Musetti ha messo in campo ed in mostra tutto il meglio del suo repertorio per vincere l’incontro. Lo ha vinto di tecnica sopraffina, di testa e di coraggio, perché per giocare il terzo set che ha giocato ci vuole questo: coraggio in primis. E poi, mano e tocco, ovviamente, tra pallonetti in tweener e passanti di rovescio a mano, regalando spettacolo come di consueto. Sarà il terzo di un podio con Alcaraz e Djokovic, il meglio che il tennis mondiale possa regalarci, Sinner a parte ovviamente. Lorenzo ha regalato all’Italia e al movimento azzurro quello che meritava, perché il sugello olimpico vale tanto…molto più di altri. E chi ha orecchie per intendere intenda. Per tutto il resto c’è Le Magnifique. 

E poi? E poi c’è la meravigliosa Simona Quadarella che nella finale degli 800 sl trova un altro quarto posto, dopo quello ottenuto nei 1500 m sl. E’ un quarto posto però dal sapore diverso, che regala a Simona il record italiano in 8’14’55. La forma c’era, è mancata nei 1500, ma può e deve dire ancora la sua. Quattro anni passano in fretta e poi Los Angeles è un bel posto dove nuotare.

Alla voce delusioni non possiamo non menzionare Leonardo Fabbri e la sua non finale del lancio del peso. Partiva non da favorito, ma sicuramente uomo da medaglia. Il quinto posto fa male, con un 21.70 come miglior misura e un 22.90 di Crouser, grande favorito della vigilia e vincitore finale, alla portata. Certo, ci sono le attenuanti, la più importante una pedana di lancio bagnata dalla pioggia caduta su Parigi in maniera costante ma…c’era per tutti e nonostante questo il gigante americano ha trovato il record stagionale. Poco altro da dire; c’è tanta delusione, le aspettative della vigilia erano altre. Speriamo che questa “sfida all’America” trovi Jacobs con un risultato diverso. Ne riparleremo.

Due parole su due leggende dello sport mondiale, Simone Biles e Katie Ledecky: Simone Biles sempre più nella storia della ginnastica artistica: l’atleta americana ha vinto un altro oro, questa volta nella finale al volteggio. Si tratta del 3° oro in questi Giochi Olimpici e del 7° in carriera per Simone. Katie Ledecky, vincitrice degli 800 metri, ha trionfato su questa distanza per la quarta volta consecutiva ai Giochi e arriva a 14 medaglie e 9 ori a questo livello. 

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