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Un altro no al parco agrivoltaico a Carlino: ordine del giorno di tutto il Consiglio

A Carlino la maggioranza compatta guidata dal sindaco Loris Bazzo dice no alla costruzione del mega-parco agrivoltaico a terra della Atlas Solar 5 di Milano, nell’area denominata “Boccon” in via Levaduzza a Carlino, e lo ufficializza varando un ordine del giorno sottoscritto da tutto il consiglio comunale.

Si tratta di un progetto che prevede la realizzazione di un impianto agrivoltaico da 18 Mw per la produzione di energia elettrica da 25 ettari, pari a 35 campi di calcio, ricadente anche nel Comune di San Giorgio di Nogaro.

Durante la seduta del consiglio comunale di mercoledì sera, alla presenza di numerosi cittadini, è stato presentato al primo punto un ordine del giorno, cioè un documento che formalizza ufficialmente la netta presa di posizione del governo carlinese.

«Con questo atto – afferma il primo cittadino – ho voluto dar voce anche ai miei concittadini contrari e preoccupati per l’insediamento del parco agrivoltaico. Ho davvero apprezzato il gesto dell’opposizione nel sottoscrivere questo documento.

Si è trattato di un unione di intenti e di condivisione nonostante le diverse posizioni politiche che però, in questo caso, hanno portato a una convergenza decisionale a difesa del territorio e del suo patrimonio naturalistico.

Doverosa è la precisazione che non vi è alcuna contrarietà allo sviluppo di progetti per le energie rinnovabili; siamo pronti ad aprire in qualsiasi momento un tavolo di confronto e di dialogo. Dobbiamo farlo e insieme.

Al documento politico approvato all’unanimità – continua Bazzo –, sarà contestualmente prodotta una delibera di giunta con un documento tecnico contenente le osservazioni presentate alla Regione Fvg con scadenza 10 agosto. In funzione di questa scadenza, invito tutta la cittadinanza a fare la sua parte producendo le osservazioni anche come liberi cittadini.

È importante far sentire la voce di tutti. Abbiamo ricevuto un’eredità preziosa dai nostri avi e questa eredità dobbiamo a nostra volta consegnarla alle nuove generazioni. È un obbligo morale che sento di avere nei confronti dei miei figli».

L’amministratore, sottolinea inoltre che Carlino è un paese dalla millenaria vocazione agricola con un patrimonio boschivo, fluviale e lagunare dalla ricca biodiversità floreale e faunistica.

Carlino è anche fra i comuni in regione che ha una delle percentuali più alte di manodopera impiegata nell’agricoltura.

«Non può trasformarsi in un enorme specchio a cielo aperto costituito da alluminio e silicio e togliere in questo modo possibilità di impiego di manodopera locale e di produzione – rimarca Bazzo –. Ad oggi alle porte del mio ufficio hanno bussato solo società straniere che vogliono insediarsi con progetti di parchi fotovoltaici. Per contro nessuna azienda agricola del posto, nessun agricoltore locale. Questo la dice lunga su quanto sta accadendo».

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