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Padova, in arrivo il nuovo centro sportivo per il Valsugana rugby

Padova, in arrivo il nuovo centro sportivo per il Valsugana rugby

foto da Quotidiani locali

È tutto pronto ad Altichiero per i lavori di realizzazione della nuova cittadella dello sport del Valsugana rugby. Nell’area infatti sono già arrivate le ruspe, nonostante sia agosto, per la costruzione di un nuovo campo centrale per il rugby, la riqualificazione degli spogliatoi, la costruzione di un campo da calcio e l’efficientamento energetico di tutto il complesso sportivo.

Martedì scorso la giunta ha dato l’ok all’ultimo atto – l’approvazione del progetto esecutivo – per muovere i 4,3 milioni arrivati dal Pnrr che serviranno a regalare al Valsugana un impianto di livello gold. «Sono emozionato perché questo è un progetto bellissimo che aumenterà il livello di attrattività della Padova sportiva – commenta l’assessore allo sport Diego Bonavina – Con questo intervento possiamo dare un grande impulso non solo al quartiere, ma a tutta la città. Tanto più che non sono finalizzati ad una sola disciplina sportiva, ma abbracciamo più sport. Sarà un vero e proprio polo a beneficio della società sportiva che avrà così più spazi a disposizione».

Il progetto per il Valsugana rugby ha radici lontane. Prima di finire tra le opere finanziate col Pnrr, era già rientrato tra i vincitori di un bando ministeriale che aveva garantito i fondi. Poi, come molti altri progetti inizialmente finanziati dallo Stato, è stato inserito tra quelli che utilizzeranno i fondi europei, proprio per la capacità dell’amministrazione padovana di rispettare i rigidi cronoprogrammi definiti da Bruxelles che chiedono il completamento di tutti i progetti entro giugno del 2026. A realizzare i lavori è l’impresa padovana Sicea, la stessa che sta realizzando la ristrutturazione dell’ex Configliachi all’Arcella.

I nuovi impianti sportivi

Il progetto prevede di realizzare un nuovo campo centrale in erba sintetica per il rugby con una tribuna da almeno mille posti, il rifacimento totale degli spogliatoi e la costruzione di un campo da calcio (sempre in erba sintetica). A completamento si prevede la realizzazione di un nuovo parcheggio a servizio delle nuove tribune e di una nuova biglietteria. A tutto questo va aggiunto l’efficientamento energetico di tutta la cittadella sportiva della società sportiva: «Vogliamo farlo diventare un gioiellino e siamo sicuri che diventerà un punto di riferimento nazionale», si augura Bonavina, che come sogno ha quello di puntare a renderlo il quartier generale del rugby nazionale femminile.

Il Valsugana Rugby è un club nato nel 1982 composto da due associazioni senza scopo di lucro, basate sul volontariato dei propri soci, che sono rappresentate dagli atleti adulti e dagli juniores. Entrambe sono espressione dello stesso progetto, dedicato alla promozione della pratica e dei valori del rugby tra i più giovani. Il Valsugana rugby Padova si occupa delle squadre seniores maschile e femminile, e delle squadre giovanili Under 16 e Under 18, mentre il Valsugana rugby Junior è specializzato nelle attività sportive rivolte agli atleti più piccoli, vale a dire quelli delle formazioni Under 14 e del Minirugby, comprensivo delle categorie Under 6, Under 8, Under 10 e Under 12.

Il polo di Altichiero

Gli impianti sportivi si trovano nella zona nord di Padova, in via Querini ad Altichiero, lungo l’argine del fiume Brenta, dove comincia la strada della Valsugana, da cui prende nome il club: «L’attenzione per la qualità è motivata dal desiderio di conferire al rugby una impostazione non solo ricreativa, ma anche sicura ed educativa – chiude Bonavina, spiegando la cultura del club – L’obiettivo che hanno da sempre è quello di sviluppare un modo di giocare a rugby che abbia cura della preparazione degli atleti, ma che nello stesso tempo costituisca un incentivo per il successo scolastico e di opportunità di crescita morale. Grazie agli interventi previsti dal Pnrr ora il centro verrà edificato praticamente ex novo anche per assicurare un elevato livello di comfort e di risparmio energetico». Per ultimare i lavori serviranno 550 giorni, dunque entro il 2026.

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