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Olimpiadi, Italia in lotta per la top10 nel medagliere: la corsa su Olanda e Germania

Olimpiadi, Italia in lotta per la top10 nel medagliere: la corsa su Olanda e Germania

Concludere tra le prime 10 nel medagliere delle Olimpiadi estive è l’obiettivo dell’Italia da tre decenni a questa parte: ci riesce ininterrottamente da Atlanta 1996. Certo, da allora il piazzamento è gradualmente peggiorato: dal sesto posto dell’edizione americana sino al decimo di Tokyo 2020. Ma rimanere tra le prime dieci nazioni al mondo attribuisce un notevole prestigio all’intero movimento sportivo, peraltro in un contesto anno dopo anno sempre più complesso e con nuovi protagonisti.

Attualmente l’Italia è ottava nel medagliere con 7 ori, 10 argenti e 5 bronzi. Pesa molto la sconfitta in finale del fioretto maschile a squadre: quello con il Giappone era un vero e proprio scontro diretto, che ci avrebbe consentito di scavalcare momentaneamente i nipponici, volati invece a 9 ori. Difficilmente l’Italia potrà tentare il sorpasso sui samurai: nei prossimi giorni potranno fare incetta di titoli nella lotta femminile (anche 3 o 4) e nell’arrampicata sportiva, ma attenzione anche al golf femminile e alle ultime carte nella ginnastica artistica.

Ipoteticamente non sarebbe fuori portata la Corea del Sud, sesta con 10 ori, una quota che per l’Italia potrebbe anche risultare attaccabile. Ma siamo sicuri che gli asiatici non vincano titoli da qui alla fine? Difficile, considerando che avranno a disposizione il jolly dell’amato taekwondo ed il golf femminile. La sensazione è che al Bel Paese potrebbero servire altri 5 titoli per scavalcare la Corea: difficile.

Dando per assodato che Francia (12 ori), Australia (12) e Gran Bretagna (10) siano già irraggiungibili, considerando le tante carte ancora a disposizione, l’Italia dovrà anche guardarsi le spalle. Tenersi dietro Olanda (6) e Germania (6) sarà oggettivamente molto complicato. L’Olanda è pronta a festeggiare l’oro di Marrit Bouwmeester nella vela e tra poco inizierà la razzia di vittorie nella velocità del ciclismo su pista maschile: solo da lì, sulla carta, potrebbero arrivare ben tre successi. Nell’atletica caleranno assi come Femke Bol e Sifan Hassan, mentre nell’hockey su prato femminile saranno la squadra da battere. Francamente l’Italia non sembra avere le armi per poter reggere l’urto dei tulipani: se lo facesse, sarebbe un’impresa.

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Anche la Germania è in rampa di lancio, con tantissime occasioni per salire sul gradino più alto del podio: Nelvie Tiafack tra i supermassimi della boxe (ma non è il favorito), giavellotto maschile e soprattutto salto in lungo femminile nell’atletica, basket 3×3 femminile, la miniera della canoa velocità (con il fiore all’occhiello del K4 500 metri maschile), il salto ostacoli individuale di equitazione, la velocità femminile del ciclismo su pista, la ginnastica ritmica, l’hockey prato maschile e Florian Wellbrock nelle acque libere. Non sarebbe una sorpresa ritrovare i teutonici a quota 13 ori a fine Olimpiadi.

Se l’Italia non dovesse superare nessuna delle nazioni che la precedono e venire scavalcata da Olanda e Germania, si ritroverebbe in decima posizione, che sarebbe l’obiettivo minimo della vigilia. La più immediata inseguitrice è il Canada con 5 ori e 4 argenti, dunque relativamente distante e che per ora non incute eccessivo timore. Ancora più indietro l’Ungheria: è vero che avrà a disposizione la miniera della canoa velocità, ma parte comunque da molto lontano (3 ori).

E l’Italia? Da qui a domenica la carta principale sarà rappresentata dalla classe Nacra17 di vela, dove i fuoriclasse Ruggero Tita e Caterina Banti sono al momento al comando dopo sei regate. Nonostante una partenza in sordina, l’atletica potrebbe ancora riservare qualche soddisfazione (magari inattesa), nonostante preoccupino le condizioni fisiche di Gianmarco Tamberi. Nel taekwondo Vito Dell’Aquila e Simone Alessio saranno due carte importanti, così come Elena Micheli nel pentathlon ed i quartetti di ciclismo su pista. Attenzione poi a Frank Chamizo, che da ripescato sogna di scalare la cima dell’Olimpo: lo sport è pieno di storie di questo tipo. L’oro negli sport di squadra manca da esattamente 20 anni: un tabù da provare a cancellare.

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