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Dalle piscine all’ex Crda di San Vito, i grandi progetti per lo sport in città

Dalle piscine all’ex Crda di San Vito, i grandi progetti per lo sport in città

foto da Quotidiani locali

I fondi messi a disposizione nella manovra estiva della Regione danno gambe a quattro project financing, che faranno fare un notevole salto di qualità all’offerta sportiva, non strettamente legata agli impianti, della provincia di Trieste.

Quattro i progetti supportati per la parte del pubblico da 23,2 milioni regionali – la partita è stata seguita in prima persona dal governatore Massimiliano Fedriga – e 800 mila euro dal Comune: la riqualificazione del secondo piano della piscina di San Giovanni, la copertura della piscina esterna del polo natatorio Bianchi, la trasformazione in una foresteria per sportivi dell’ex fabbrica macchina di San Vito e la realizzazione del nuovo centro sportivo della Triestina ad Aquilinia.

Ora si attende che il privato si faccia avanti, e in tre casi c’è già una concreta manifestazione di interesse da parte di solide realtà. Il che significa che quei progetti, i più impegnativi nell’arco di qualche anno, vedranno certamente la luce. «Con il vantaggio – precisa l’assessore comunale con delega ai Project financing Everest Bertoli – che il privato si farà anche carico della gestione e delle spese correnti».

Il contributo regionale più sostanzioso, di 10 milioni di euro, è destinato a trasformare quel che resta dell’ex fabbrica macchine (ex mensa Crda) in una foresteria per sportivi.

«Si mira a dare un impulso importate all’offerta sportiva di Trieste – osserva Bertoli – andando a completare la proposta di quell’area con il Trieste Campus e il polo natatorio».

L’idea è «di costruire una foresteria per gli atleti che – così l’assessore – forti di questa possibilità, arriveranno da fuori città, impegnati in tutte le discipline». Lì troveranno «tutti i servizi, l’alloggio, la mensa, una pista da jogging». Bertoli conferma che c’è «una realtà che ha già fatto dei sopralluoghi e acquisito la documentazione tecnica». In considerazione di questo progetto – che nel complesso richiede circa 20 milioni di euro tra pubblico e privato – l’assessore alle Politiche del patrimonio immobiliare Elisa Lodi anticipa che «quel bene uscirà dalla lista dei beni alienabili».

Voltando pagina, il progetto che coinvolge la piscina di San Giovanni richiede 8 milioni di euro: 3,2 li ha stanziati ora la Regione, ulteriori 800 mila euro vengono garantiti dal Comune, 4 milioni arriveranno dal privato.

«L’intervento, articolato – spiega Bertoli –prevede una ristrutturazione dell’immobile con una rifunzionalizzazione del secondo piano in ottica socio-sanitaria, andando a guadagnare quasi mille metri quadrati».L’assessore conferma che «si è già fatta avanti una realtà privata e quindi ora verrà attivato l’iter burocratico previsto».

Si tratta di un soggetto importante della sanità privata, radicata a Trieste. L’obbiettivo è quello di attivare una serie di servizi – medicina del lavoro, riabilitazione, diagnostica – che andranno a garantire opportunità anche a quel rione e al futuro impianto sportivo di San Giovanni.

Spostandoci al Polo natatorio di Passeggio Sant’Andrea – gestito dalla Fin – lì, da anni, gli stessi fruitori segnalano l’esigenza di studiare una soluzione che renda praticabile la vasca esterna tutto l’anno. Anni fa era emersa la possibilità di realizzare di una sorta di “pallone di copertura” che andava a coinvolgere l’intera superficie della piscina esterna, ma la soluzione escludeva le tribune. L’opzione sul tavolo prevede invece una struttura rigida. Bertoli si limita a spiegare che si tratta di un progetto «visionario, che consentirà comunque di aprire la piscina in estate». Costo stimato 7 milioni: la Regione ne ha garantiti 3,5. Ora si attende l’interesse del privato, che non si è ancora concretizzato.

L’altra importante partita si gioca a Muggia, in quel terreno di Aquilinia la cui proprietà in autunno – dopo il rogito – passerà al Comune di Muggia, che poi lo darà in concessione per la gestione del nuovo Centro sportivo. Entro ottobre approderà in Consiglio comunale la variante puntuale per il passaggio di destinazione di quel terreno da agricola a servizi.

La Regione ha stanziato 6,5 milioni. In questo caso si gioca già a carte scoperte: la Triestina Calcio non ha mai nascosto l’interesse a contribuire alla realizzazione e gestione del centro.

«Il contributo della Regione, al quale si aggiungeranno 7 milioni della Triestina – osserva il sindaco di Muggia Paolo Polidori – va ben oltre il mero contributo per un grande impianto sportivo: è storia dello sport, perché l’Unione per la prima volta potrà gestire un suo impianto: sarà un fiore all’occhiello del nostro Comune». Va aggiunto che «questi nuovi impianti – anticipa l’assessore regionale all’Ambiente Fabio Scoccimarro – saranno a risparmio energetico, ecocompatibili, con un’attenzione all’ambiente che consentirà di garantire anche altri fondi regionali»

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