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Doppietta italiana alla trave: D’Amato è d’oro, Esposito di bronzo

Doppietta italiana alla trave: D’Amato è d’oro, Esposito di bronzo

foto da Quotidiani locali

PARIGI. L’Italia della ginnastica artistica è stellare. Medaglia d’oro per Alice D’Amato alla trave, pulita e perfetta, e medaglia di bronzo per Manila Esposito, all’esordio ai Giochi. Argento alla cinese Yaqin Zhou. Cade Simone Biles e la brasiliana Andrade finisce dietro. Una rivoluzione. Storica doppietta per il movimento azzurro. In 155 anni di vita avevamo avuto solo le piccole pavesi ad Amsterdam nel 1928 e l’argento a cinque cerchi di Vanessa Ferrari a Tokyo. L’inno di Mameli alla Bercy Arena, brividi e lacrime di gioia. Le Fate portano in alto l’Italia in questo mondo difficile di salti prodezze e allenamenti da fachiri. Le azzurre sorprendono ancora dopo l’argento a squadre. «Alice può crescere ancora molto nell’indivduale», aveva detto pochi giorni fa il dt Enrico Casella. Aveva visto giusto.

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Ma nessuno pensava che Alice, grazie alla sua preparazione e alla sua freddezza, potesse fare tanto. Invece ha sfruttato l’occasione, più cannibale che Fata in questa occasione.
Alice D’Amato, 21 anni genovese, vive a Brescia con le compagne di questa società che ha formato queste campionesse. Consapevoli, decise e con grande testa. Bravissima anche Manila Esposito, 17 anni, la più giovane tra le 194 donne della spedizione azzurra. Con l’incoscienza delle giovani ha dato spettacolo e recuperato una piccola imprecisione. Un gatto sulla trave, l’attrezzo che è largo come un Iphone.
Più tardi ci sarà la finale al corpo libero e le azzurre saranno libere di volare. Senza pressioni e con tanta voglia di dimostrare che in questo mondo c'è anche l'Italia. Una giornata storica.

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