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Sanchez rompe gli indugi e chiama Gino Pozzo: "Voglio ritornare in Friuli"

La chiamata è arrivata quando la speranza sembrava essere ormai sfumata: "Voglio ritornare in Friuli". Alexis Sanchez ha rotto gli indugi telefonando direttamente al suo scopritore, quel Gino Pozzo che nel 2006, quando aveva soltanto 18 anni e giocava nel piccolo Cobreloa, lo acquistò per portarlo nell'Udinese.

Qui arrivò nell'estate del 2008, dopo due prestiti formativi nel Colo Colo e nel River Plate con il soprannome di Niño Maravilla. Tre anni e 112 partite dopo (condite da 21 gol) l'addio, nonostante il pass per i preliminari della Champions guadagnati sotto la guida di Francesco Guidolin: passò al Barcellona per 26 milioni più bonus con la promessa di ritornare in bianconero, prima o poi.

Dopo l'Arsenal, il Manchester United, l'Inter, l'Olympique Marsiglia e di nuovo l'Inter il momento sembra davvero essere arrivato: ormai si tratta soltanto di decidere i dettagli del contratto che lo riporterà in bianconero, probabilmente un biennale.

La famiglia Pozzo vuole fermamente ripartire con un simbolo in campo: Sanchez nel motore nell'Udinese affidata a Kosta Runjaic.

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