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Valchiusella, Tallorno in festa con i priori ne richiama 400

TRAVERSELLA. Passano gli anni ed è passato anche il Covid, ma la festa della Madonna della neve, a Tallorno, borgata del Comune di Traversella, conserva intatto il suo fascino.

Se n’è avuta conferma domenica scorsa, quando il villaggio alpestre ha ospitato poco meno di 400 persone invitate all’appuntamento dai priori. Si è trasformata ed evoluta nel tempo, la manifestazione, senza peraltro snaturarsi rispetto alle sue origini.

Il rituale è rimasto quello di sempre; l’arrivo di buon mattino dei suonatori, l’aperitivo presso la famiglia Gaido, la messa e il pranzo rigorosamente a base di polenta e spezzatino.

Poi canti e suoni a ruota libera, a partire dalla morra fino agli ultimi giri di valzer a notte inoltrata. Nei giorni precedenti e in quelli successivi all’evento, è stato un gran lavoro per i priori stessi e per i loro famigliari, tutti impegnati nei preparativi e poi nel riordino dei locali e degli spazi che hanno ospitato le varie fasi della manifestazione.

E se fino ai primi anni Settanta la festa richiamava nella borgata più che altro i margari alpeggianti sulle montagne del fondovalle, con l’arrivo della carrozzabile a Fondo nel 1976 (prima di allora terminava alla frazione Chiara) la partecipazione all’evento è andata crescendo.

Requisito per essere nominati priori, l’appartenenza al mondo agricolo valligiano o, perlomeno, esserne appassionati.

È stato il caso di quelli di quest’anno: Simona Franza, Alessia Mazzurana, Grata Voiglio, Marco Abbove, Niccolò Vallesa e Andrea Bosonin. E le medesime caratteristiche appartengono a quelli nominati per il prossimo anno: Chiara Giovanetto, Ilenia Garrone, Silvia Steffenina, Stefano Tocco, Bruno Zucca e Andrea Marten Canavesio.

A officiare la funzione religiosa, anche quest’anno, è stato don Matteo Somà, montanaro “ad honorem” anche se proveniente da un paese della pianura cuneese.

Il sacerdote ha poi invitato i priori a prendere parte, a inizio autunno, all’escursione al vicino monte Giavino per la celebrazione del 60° anniversario della posa della croce che svetta sulla montagna. Invito prontamente raccolto.

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