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Meloni: “Andrò in vacanza con Andrea. Per Ginevra e perché ci vogliamo bene”

Dalle performance di governo al rapporto con la figlia Ginevra di 7 anni, dalla separazione da Andrea Giambruno alle trasferte internazionali. La premier Giorgia Meloni, in una lunga intervista esclusiva al settimanale Chi, in edicola da domani, traccia un bilancio dei due anni a Palazzo Chigi. Linguaggio diretto, come è nel suo stile, non nega di essere stanca. “Il mio bilancio personale è che non avrei potuto fare di più. Tanto che quest’anno penso di dovermi imporre qualche giorno di riposo, più del solito. Quello politico è che stiamo risolvendo molti problemi, ma molti altri vanno ancora risolti” dice.

Meloni: Ginevra mi chiede spesso ‘perché hai scelto questo lavooro?’

“La  domanda più frequente che mi fa Ginevra è: ‘Mamma, perché hai scelto questo lavoro?’. Credo che capisca a grandi linee che quello che faccio è importante, ma non abbastanza da considerare giusto che quel lavoro mi tolga il tempo da passare con lei. Di ritorno dalla Cina – racconta la premier – mi ha scritto un biglietto nel quale mi diceva che ogni volta che spegne le candeline esprime il desiderio di passare più tempo con me. Mi ha fatto sentire molto in colpa. Di solito si dice che non sia una questione di quantità del tempo che passi con i figli, ma di qualità. Io penso che sia vero in astratto, ma non nel concreto. I bambini vogliono, giustamente, che tu ci sia quando accade qualcosa che li emoziona, perché la felicità ha bisogno di essere condivisa”.

“Quando ci siamo separati io e Andrea non è stato facile”

“Con i figli – prosegue come una mamma ‘qualunque’ – non sai mai se stai facendo la scelta giusta. Essere genitori è un mestiere a cui nessuno sente di essere preparato, anche se in fondo tutti lo siamo. I bambini, nella loro ingenuità, sono in grado di dirti con semplicità la frase che ti rende felice come nient’altro al mondo e quella che ti distrugge. Anche Ginevra è così”. Non dribbla le domande su Giambruno. “Quando con Andrea ci siamo separati non è stato facile neanche per lei, ovviamente. È legatissima a entrambi. Con noi a lungo ha fatto finta di nulla, ma io so che piangeva quando non la vedevamo. Fortunatamente, io e Andrea, che rimane il padre migliore che potessi desiderare per mia figlia, abbiamo mantenuto un buon rapporto. Quando possiamo passiamo del tempo insieme con Ginevra”.

“Faremo vacanze insieme con un gruppo di amici”

Vacanze insieme, come già molti giornali avevano annunciato con un po’ di malizia, per il bene di Ginevra. “Faremo tutti e tre anche qualche giorno di vacanza insieme con un gruppo di amici e i loro figli. Per Ginevra”, dice la premier. “Ma anche perché siamo ancora amici e ci vogliamo bene. Entrambi vediamo quanto lei sia felice quando non si deve dividere tra l’uno e l’altra. Anche se la nostra separazione è definitiva, passeremo sempre del tempo felice insieme, come fanno molte altre famiglie con genitori separati”.

Ridicole le polemiche per Ginevra in Cina

Rispedisce al mittente le polemiche sulla sua visita in Cina con Ginevra.  “Il fatto che io sia arrivata con Ginevra in Cina, scendendo mano nella mano dall’aereo, ha fatto molto discutere. Non ne capisco la ragione, francamente. Tra viaggi e impegni sono stata via quasi una settimana, secondo chi critica tutto ciò, avrei dovuto lasciare mia figlia a casa, magari a casa di amici? Mi fa sorridere che certe persone si ritengano moralmente così superiori da poter insegnare a una madre come crescere la propria figlia”.

La maternità deve essere compatibile con il lavoro

Ma c’è anche una ragione più profonda, una sfida culturale. “Se io, che sono presidente del Consiglio, riesco a dimostrare che il mio incarico è compatibile con la maternità, allora non ci saranno più scuse per quelli che usano la maternità come pretesto per non far avanzare le donne sul posto di lavoro. Sulla carta, fare un lavoro importante e dimostrare che si possono anche crescere dei figli non dovrebbe essere una rivoluzione, ma in questa società  probabilmente lo è”.

Nessun problema con Marina e Piersilvio

Nessuna insofferenza di Marina e Piersilvio Berlusconi verso il governo, come certa stampa va raccontando. “Ho rapporti con entrambi”, chiarisce la premier nell’intervista. “Stimo entrambi e non li considero persone ostili. È quello che vorrebbe la sinistra, una delle sue tante speranze che non si realizzeranno. L’obiettivo dell’opposizione che oggi li lusinga è usarli contro di noi. Per poi eventualmente usare qualcun altro contro di loro. Lo abbiamo già visto accadere. Ma noi, come Marina e Piersilvio Berlusconi, conosciamo bene questi metodi, perché sono quelli usati anche contro Silvio. La sinistra continui pure a crogiolarsi nelle sue speranze, se li aiuta a sentirsi meglio in questo tempo difficile”.

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