Gli italiani continuano ad apprezzare le piattaforme OTT?
I numeri sono stabili rispetto agli ultimi anni, ma ci sono dei dati che sembrano identificare l’inizio di una piccola crisi per quel che riguarda le piattaforme OTT, quelle che offrono – dietro il pagamento di un abbonamento mensile o annuale – contenuti in streaming VoD (Video on Demand). Non parliamo del dato degli abbonati alle diverse soluzioni (le principali) presenti sul mercato, ma di utenti unici mensili e di tempo di navigazione e permanenza su una determinata piattaforma.
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Dunque, è giusto parlare di crisi OTT in Italia? La risposta non è semplice da dare, ma l’ultimo report – relativo al primo trimestre del 2024 – dell’Osservatorio sulle Comunicazioni di Agcom (basato sui dati Comscore), sembra dare un’indicazione piuttosto precisa:
«Con riferimento all’andamento degli utenti unici delle piattaforme che offrono servizi di video on demand (VOD) esclusivamente a pagamento, lo scorso marzo, con 15 milioni e 388 mila navigatori unici, si riscontra una crescita su base annua di 113 mila unità. In media, nei primi tre mesi del 2024, Netflix, con 8,2 milioni di utenti unici, rappresenta l’unico operatore a registrare una flessione (-7,3%) su base annua. Segue Amazon Prime Video i cui siti e applicazioni sono stati consultati da 6,9 milioni di visitatori medi (+8,9% sui valori medi del primo trimestre del 2023); Disney+ che raggiunge 3,8 milioni di internauti (+5,1%), Dazn visitato da 2,5 milioni di utenti unici (+ 6,8%) e, infine, Now (Sky), con visitatori unici medi pari a 1,5 milioni (+28,9%)».
Dunque, c’è un aumento generale per quel che riguarda la somma degli utenti unici mensili tra le cinque piattaforme OTT prese in esame (Netflix, Prime Video, Disney+, Dazn e Now TV). Questo smentisce l’ipotesi di una crisi d’appeal nei confronti del pubblico? Se paragoniamo questi numeri a quelli delle rilevazioni precedenti, non è così.
Nel marzo del 2022 – quindi, in questo caso, l’effetto delle restrizioni per la pandemia COVID-19 non c’entrano – le varie piattaforme avevano registrato (in totale) 16,1 milioni di utenti unici mensili. Oggi, nel marzo del 2024, il dato parla di 15,4 milioni. L’unica piattaforma che in crescita continua (seppur lieve) è Disney+.
Crisi OTT, i numeri delle piattaforme in Italia
Ma un altro fattore ci porta a parlare della crisi OTT in Italia. Si tratta di un parametro preso in esame dall’Osservatorio sulle Comunicazioni di Agcom nella sua analisi: il tempo di navigazione sulle piattaforme. Ed è qui che emerge uno scenario ancor più negativo per queste realtà.
Rispetto al 2021-2022, c’è stato un calo netto del tempo che gli italiani trascorrono navigando all’interno delle app e delle piattaforme che offrono Video on Demand a pagamento. Nel marzo del 2021, la media mensile era di 48 milioni di ore. Oggi, se ne sono perse 10 milioni di ore. Un calo provocato, soprattutto, dagli utenti di Netflix.
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