Sgomberato il centro sociale Casa Loca di Milano, i Verdi a lutto: “Città più triste”
La polizia sgombera il centro sociale Casa Loca, a Milano, di proprietà del gruppo Pirelli, e i Verdi partono all’attacco: il solito refrain, in salsa Salis-Fratoianni, che punta a difendere apertamente le occupazioni abusive e a riconoscerle come diritto, anche quando (come in questo caso) si trattava di attività politiche e non di alloggi per i senza casa.
La reazione dei Verdi per il centro sociale e la proprietà privata come reato
Il consigliere comunale dei Verdi, Carlo Monguzzi, ha sostenuto che “Milano sarà un po’ meno accogliente e un pochino più triste”. I suoi colleghi Tommaso Gorini e Francesca Cucchiara hanno detto che “fa rabbia constatare come si sia aspettato agosto per procedere, con la città e il quartiere svuotato da attivisti, studenti della vicina università e semplici cittadini che normalmente abitano e attraversano lo spazio”. Un attacco al quale hanno riposto i sindacati di polizia, lodando il lavoro dei colleghi che hanno agito riportando la legalità in una zona particolare di Milano (il quartiere della Bicocca) e restituendo un immobile occupato abusivamente al legittimo proprietario. La proprietà privata resta un reato per l’estrema sinistra.
I sindacati di polizia: “Ci danno la colpa di avere agito per la legalità”
Dopo le parole degli esponenti del partito di Bonelli è giunta la reazione sdegnata di Pasquale Griesi, segretario per la Lombardia e coordinatore nazionale reparti mobili del sindacato Fsp della Polizia di Stato: “Ringraziamo Prefetto e Questore che grazie al tavolo tecnico, hanno eseguito l’ordine dell’Autorità Giudiziaria di mettere in atto il sequestro preventivo di un immobile occupato da 20 anni, senza aver creato nessuno scontro o momento di tensione tra le forze dell’ordine e gli occupanti. Da oggi anche appartenenti ai collettivi, centri sociali, anarchici potranno provare l’ebrezza di pagare regolarmente un affitto o un mutuo, come del resto fanno gran parte dei cittadini italiani e milanesi”.
“Se ci fossero stati gli studenti avrebbero picchiato la polizia?”
Griesi ha poi stigmatizzato le parole di Gorini e Cucchiara sull’assenza degli studenti in questo periodo particolare dell’anno: “Ci ritroviamo a leggere che le colpe di chi gestisce l’ordine e la sicurezza pubblica di questa città siano di aver ‘atteso agosto’, ‘quartiere svuotato da attivisti’, viene lecitamente da chiedersi, se ci fossero stati, cosa avrebbero fatto? Attaccare la Polizia?”.
Il segretario del sindacato di Polizia conclude esprimendo “solidarietà alle Istituzioni democratiche di questo Paese che anche ad agosto sono riusciti a riportare la legalità per un immobile occupato da 20 anni. L’occupazione è reato e il diritto alle ferie è garantito anche ad attivisti e anarchici”.
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