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Sette podcast molto particolari da riscoprire a Ferragosto

Sette podcast molto particolari da riscoprire a Ferragosto

La proverbiale pausa agostana può essere l’occasione per recuperare letture, visioni, ascolti che durante l’anno siamo stati costretti ad accantonare. Periodicamente ho consigliato libri, spettacoli, opere cinematografiche. Eppure, per i moltissimi che ancora sono costretti ad affrontare le temperature infernali nel traffico o sui mezzi pubblici, probabilmente i contenuti più facilmente fruibili, dal punto di […]

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La proverbiale pausa agostana può essere l’occasione per recuperare letture, visioni, ascolti che durante l’anno siamo stati costretti ad accantonare. Periodicamente ho consigliato libri, spettacoli, opere cinematografiche. Eppure, per i moltissimi che ancora sono costretti ad affrontare le temperature infernali nel traffico o sui mezzi pubblici, probabilmente i contenuti più facilmente fruibili, dal punto di vista della divulgazione, sono rappresentati dai podcast, che ormai da anni proliferano su diverse piattaforme riguardo ogni ambito dello scibile.
Per una panoramica generale dell’offerta nazionale, segnalo il Pod (Italian Podcast Award), festival organizzato dagli amici di Tlon, la cui ultima edizione è stata celebrata circa un mese fa.

Coerente con lo sguardo a cui ho abituato i miei venticinque lettori su queste colonne, vorrei consigliarvi in questa sede alcuni podcast meno noti al grande pubblico, ma secondo me di innegabile interesse e valore. Si tratta di podcast relativi a diversi temi: di alcuni sono fedele ascoltatore, con alcuni ho il piacere di collaborare in varie forme.

Iniziamo con uno degli interessi verosimilmente più vivi per i frequentatori di questo mio diario telematico: per ciò che riguarda la filosofia e la ricerca spirituale, la storica Libreria Rotondi, storico punto di riferimento della conoscenza esoterica a Roma fin dal 1941, sul suo canale YouTube offre un patrimonio eccezionale di interviste e approfondimenti. Per me è un onore poter partecipare, spesso, con conversazioni di alto livello (grazie agli interlocutori) con nomi del calibro di Sebastiano Fusco, Alessandro Orlandi, Giuliano Boccali, la compianta Grazia Marchianò e molti altri esperti di ricerca esoterica e filosofia orientale.

Per chi gradisce un approccio più “pop” alla materia, segnalo “Il Bazar Atomico”, fin dal titolo esplosiva rassegna di interviste lunghe, rilassate e approfondite tenute con sapienza da Davide Francesco Sada attorno ai temi della meditazione, della ricerca filosofica, ma anche del marketing e della comunicazione politica: tra gli ospiti si va da Gad Lerner a Vasco Brondi, da Andrea Biasci ad Alessandro Mazzi, da Federico De Vita al sottoscritto.

Cambiamo completamente tema e passiamo allo sport: per gli appassionati di calcio, orfani della Bobo Tv, in attesa della partenza ufficiale del nuovo di Adani, Cassano e Ventola, non posso che consigliare Croncache di Spogliatoio con il fenomenale Giuseppe Pastore, oltre che il riferimento costante, per lo sport in genere, di Federico Buffa. Ma, appunto, vorrei dare spazio anche a nomi meno noti: è il caso di Lorenzo Pausillo, talento multiforme (food blogger, musicista, e formidabile imitatore), che nel podcast “Gli eroi maledetti delle corse” racconta con passione e sapienza narrativa alcune delle più sconvolgenti e romanzesche storie tragiche della Formula Uno, dagli albori leggendari alle vicende più recenti, da Stirling Moss e Mike Hawthorne a Villeneuve e Pironi, passando per le coincidenze fatali di Ascari. Consigliatissimo.

Per quello che riguarda la musica, da ascoltatore, vorrei consigliare “Opera Pop”, condotto con vivacità e brio da Luigi Orfeo (nomen omen), un modo semplice quanto efficace per accostare giovani e profani, con ardore e divertimento, al tesoro di bellezza dell’opera lirica.
Consentitemi di segnalare anche il podcast che ho la fortuna di tenere con Vittorio De Bellis, “33 giri intorno al Rock”, non tanto per il mio contributo ma per la straordinaria conoscenza del mio compagno di microfono: nelle nostre conversazioni, mi limito al ruolo di mero maieuta per estrarre da Vittorio un vastissimo giacimento di ricordi, citazioni, confronti, ispirato da una passione ormai lunga mezzo secolo, soprattutto per quello che riguarda la stagione irripetibile del Progressive anni ‘70.

Mi permetto di ricordare, ai miei pochi ma fedelissimi lettori, il podcast La Biblioteca del Conte, ospitato su Usmaradio, dove affronto libri di raro pregio intellettuale, progetto che grazie all’entusiasmo degli ascoltatori riprenderò presto. Grazie a tutti e buon ascolto!

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