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‘Crazy Pizza’ di Flavio Briatore apre a Napoli e scoppia la polemica per una Margherita a 17 euro: “Come pizzaiolo è zero proprio”

‘Crazy Pizza’ sbarca a Napoli. La tanto chiacchierata pizzeria di Flavio Briatore arriverà a settembre nella capitale mondiale della Margherita. Un prodotto semplice e popolare in ogni parte del globo, ma che nel ristorante di Briatore costerà, a della dello stesso imprenditore, 17 euro contro le cifre decisamente più basse (dai 4 agli 8 euro) della media partenopea. “Non lo trovo esagerato – spiega l’imprenditore – sono convinto che il prezzo di 17 euro per gustare una buona pizza in un locale di lusso, serviti da personale qualificato, con dj set e divertimento, sia assolutamente corretto“. La scelta di Briatore, come prevedibile, ha fatto molto discutere, dividendo sia il web sia la stessa città. Una scelta ‘spacca Napoli’, proprio come la nota via del capoluogo campano. Anche i suoi maestri, i pizzaioli, si sono divisi tra chi critica aspramente la pizzeria, la pizza e la metodologia di servizio dell’imprenditore e chi, invece, sembra essere più conciliante.

Paolo Surace, proprietario della storica pizzeria Mattozzi, sembra essere contrario alla scelta di Briatore. Lui, spiega, “non vende la pizza. Lui vende lo show, tutte cose che non fanno parte di noi. La pizza napoletana è sinonimo di semplicità, di ingredienti locali e genuini, appartiene al popolo. Quello che conta è la qualità: Briatore usa un impasto tutto suo che non può dirsi napoletano. Quindi che gli direi? Che è un grande imprenditore, ma come pizzaiolo è zero proprio“. Mentre sulla questione prezzi, Surace è indubbiamente meno critico, anche perché “dipende dalla location: è chiaro che se spendi trentamila euro d’affitto per un locale sul lungomare sei costretto a vendere una pizza a 11 euro. In un locale come il nostro, dove i costi sono molto più bassi, una margherita la vendiamo a 6”.

E non sono solo i pizzaioli ad essere titubanti sulla scelta fatta da Briatore. Anche l’attrice Marisa Laurito interviene sulla questione: “A Napoli – spiega il Corriere della Sera citando Laurito – c’è una pizzeria ogni metro, trovi pizze di tutte le tipologie, fritte e ripiene, oltre alla più famosa Margherita, e sono una più buona dell’altra. Per questo dico che Briatore avrà filo da torcere. Ci andrò? Non ci penso proprio se ho voglia di una buona pizza so già dove devo andare”.

Più amichevole, invece, Gino Sorbillo, uno dei più noti pizzaioli della città, che in passato aveva usato parole poco carine nei confronti dell’imprenditore, ma che oggi sembra essere meno critico. “La concorrenza è benvenuta – spiega Sorbillo -. Mi auguro che Flavio, per il suo coraggio e per i costi sostenuti, riesca a trovare una fetta di clientela. Fa bene, peraltro, a pensare che a Napoli la pizza non debba essere solo quella napoletana”. E sulla polemica sui prezzi delle pizze, il pizzaiolo sembra ritrattare: “I prezzi sono stati l’unico motivo di polemica. Ma quello di Crazy Pizza non è solo cibo, ma anche spettacolo”. Anche il Codacons si schiera a favore dell’imprenditore piemontese: “Sul prezzo della pizza assistiamo ad un balletto ridicolo. A Napoli i pizzaioli da sempre sostengono che la pizza deve essere accessibile a tutti e avere un costo basso, peccato però che questi stessi esercenti, quando aprono una pizzeria a Roma o a Milano, non applichino ai consumatori gli stessi prezzi praticati a Napoli. A Milano una semplice Margherita può arrivare a costare in alcuni locali anche 25 euro”.

E nel dibattito, chiaramente, non possono mancare anche i social. Gli utenti, come sempre, sono vigili a ogni novità. “Combatteremo Crazy Pizza con la cicoli e ricotta di Zia Esterina Sorbillo e della Masardona”, scrive un utente che sceglie la tradizione partenopea rispetto alla novità.

Che la questione sia lontana dall’essere definitivamente chiusa è evidente. Chissà che non torni di moda quando sarà inaugurata anche a Napoli la tanto discussa pizzeria di Briatore.

L'articolo ‘Crazy Pizza’ di Flavio Briatore apre a Napoli e scoppia la polemica per una Margherita a 17 euro: “Come pizzaiolo è zero proprio” proviene da Il Fatto Quotidiano.

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