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Ecco Caroti, un leader nel motore dell’Apu: «Sono pronto»

UDINE. Poca vacanza e tanto allenamento nell’estate di Lorenzo Caroti. Un viaggio in Madagascar, dieci giorni nella natia Cecina e un lungo periodo a Udine per arrivare pronto il giorno del raduno.

Il playmaker toscano fa in punto della situazione a pochi giorni dalla partenza della nuova stagione con la divisa dell’Apu Old Wild West.

Caroti, è pronto per ricominciare?

«Sì, sono pronto. Abbiamo fatto tutto ciò che andava fatto, non vedo l’ora di iniziare. Ho trascorso l’estate ad allenarmi in palestra con Mirza, mi sento carico».

Le piace la nuova Apu?

«Sì, penso che siamo una bella squadra, coperta in ogni reparto: c’è esperienza, aggressività, fisicità. Siamo completi e io sono fiducioso».

Dividerà la cabina di regia con Hickey. Cosa pensa dell’ex canturino?

«Per me in questa categoria c’entra poco, è di un altro livello. Ha dinamismo e fisicità che difficilmente trovi in serie A2, sa creare per sé e per gli altri, è un ottimo difensore. Per me sarà una cosa nuova dividere il reparto con un americano, sono convinto che Hickey mi farà crescere e migliorare tutti i giorni. Al minutaggio non ci penso, gioca sempre chi merita e Vertemati è un coach meritocratico. Credo anche che un giocatore così alzerà il livello in allenamento».

Lei ha già giocato con alcuni dei nuovi arrivi, ce li descrive?

«A Verona ho giocato con Pini e Xavier Johnson, sono molto contento di avere di nuovo entrambi in squadra con me. Pini è un grande uomo squadra, non guarda le statistiche e gioca solo per vincere. Nello spogliatoio è un tipo molto serio, parla solo se serve per dire cose sensate: ho grande rispetto per lui, sia come giocatore che come uomo. Xavier è un ottimo innesto, porta fisicità, ha punti nelle mani, è forte a rimbalzo offensivo ed è un uomo squadra pure lui. A Verona l’ho visto giocare sopra il dolore più di una volta. È un ragazzo super, sa difendere su chiunque, dall’uno al cinque».

Il progetto tecnico di Vertremati è al secondo anno. Può essere quello del decollo definitivo?

«Già l’anno scorso abbiamo fatto bene, ora sono sicuro che c’è l’obiettivo di tutti di fare un extra sforzo per la squadra. Nessuno è venuto a Udine per avere 30’ garantiti o per fare 20 punti di media, siamo tutti giocatori disposti a dare tutto per la squadra. Dobbiamo alzare ulteriormente il livello degli allenamenti e avere un po’ di fortuna, che l’anno scorso ai play-off è mancata».

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