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Ivrea, la pensilina sarà rifatta ex novo, ma fino a settembre si cuoce sotto il sole

Ivrea, la pensilina sarà 


rifatta ex novo,

ma fino a settembre 

si cuoce sotto il sole

foto da Quotidiani locali

Ivrea

Un sole talmente a picco da ridurre al minimo la zona d’ombra attorno ai suoi piedi. La signora attende con il biglietto in mano. Pensare di sedersi sull’unica panchina superstite non è nemmeno da mettere in conto, col caldo che fa. «Io mi sono attrezzata con questo cappellino, aspetto il bus per San Giovanni»: così ieri attorno a mezzogiorno davanti alla stazione. Scene che si ripetono dal primo di maggio nelle varianti legate al meteo, giorno in cui per la manovra errata di un autista del gruppo Vita in servizio sulla linea sostitutiva dei treni per Aosta, che l’ha centrata inclinandola su un lato, la pensilina con i suoi 80 metri di tettoia è stata dichiarata pericolosa e resa inaccessibile per mezzo di un nastro da cantiere opportunamente teso (e regolarmente ignorato dagli utenti). La struttura è rimasta pendente e inagibile per una ventina di giorni, finché il Comune non ha deciso di rimuoverla del tutto per motivi di sicurezza. Ora, passato il mese di luglio entro cui l’amministrazione comunale contava di vederla tornare al suo posto, la novità è che si intravede la fine dei disagi per settembre. Fino ad allora, cappellini contro il sole cocente e ombrelli in caso di pioggia, se si prende il pullman nel piazzale della stazione. Non ci sono alternative, dato che a posizionarsi in altri punti la visibilità dei mezzi in arrivo non è piena. Per questo chi aspetta lo fa lì e non verso il bar (per altro aperto solo fino alle 14 fino al 18 agosto), in zona taxi o all’inizio dei giardini in cui si trovano persino alcune panchine all’ombra. I lavori sono in mano alla ditta Sicurezza e ambiente legata al Comune in virtù di una convenzione per cui è chiamata a intervenire nei casi di ripristini dei danni causati da incidenti stradali. «Mi hanno confermato il rifacimento totale della pensilina, la nuova sarà tale e quale a quella di prima – fa il punto il comandante della polizia municipale Paolo Molinario – saranno rifatti anche i basamenti e i plinti, perché essendo stati sollecitati dall’urto non siamo sicuri che siano del tutto stabili. Parliamo di inizio di settembre, calcolando che la seconda e terza settimana di agosto è quella in cui l’azienda si ferma». E questo è uno dei problemi. La signora del cappellino è un fiume in piena. «Ci sarebbe molto da dire anche rispetto agli ascensori della stazione. Ora che stanno rifacendo l’asfalto, via Dora Baltea è chiusa anche ai pedoni e la fermata dei bus del movicentro temporaneamente soppressa. Io l’ho scoperto qui, l’altro giorno. Chiusa via Dora Baltea, mi sono diretta dal movicentro al piazzale che sta davanti alla stazione. Ma avevo solo le scale a disposizione per bypassare i binari e andare da un punto all’altro: gli ascensori sono ancora fuori uso, questo è un grosso limite che mi chiedo per quanto tempo ancora dovremo sopportare». Le facce dei viaggiatori accaldati carichi di valigie fanno eco alla signora del cappellino. A essere fuori uso da fine luglio sono due ascensori su tre. Il primo lato corso Nigra e l’ultimo che collega l’area della stazione al movicentro (in pratica funziona solo quello per i binari 2 e 3). Li hanno devastati i vandali staccandone le pulsantiere e versando del liquido che ne ha neutralizzato la scheda elettronica, motivo per cui il sindaco in prima persona, Matteo Chiantore, due settimane fa aveva denunciato il fatto invitando eventuali testimoni a fornire informazioni e precisando che la riparazione avrebbe richiesto tempi non brevi.

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