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Galleria Comelico, il cantiere a settembre: chiusura notturna per 900 giorni

Il cantiere Anas per la messa in sicurezza dei 4 chilometri della Galleria Comelico scatterà ai primi di settembre. E dal 18 settembre partirà la chiusura notturna della galleria, dalle 22 alle 6 del mattino. Ma almeno i tempi sono stati, in parte, accorciati: non più 3 anni di cantiere ma “solo” due e mezzo, circa 900 giorni.

il vertice

I sindaci del Comelico e di Auronzo che si sono incontrati in Prefettura a Belluno, convocati dal nuovo prefetto Antonello Roccoberton, con l’Anas e con tutti gli altri soggetti istituzionali, hanno tirato un piccolo sospiro di sollievo.

Anche perché Alfredo Comis, primo cittadino di Santo Stefano, ha raccolto insieme agli altri amministratori la disponibilità dell’Anas, oltre che della Prefettura, ad entrare nel merito di eventuali compensazioni che verranno richieste dalle categorie economiche, che da tempo sono sul piede di guerra per gli oggettivi disagi che il cantiere provocherà.

Numerose le novità che i sindaci sono riusciti a ottenere. Di notte per uscire o entrare in Comelico bisognerà salire e scendere dal Passo Sant’Antonio, ma almeno i mezzi di soccorso avranno accesso notturno alla galleria, in caso di emergenza entro un quarto d’ora dalla chiamata.

L’Anas ha pure consentito che al mattino gli autisti di Dolomitibus con le proprie auto possano usufruire del transito lungo il tunnel dalle 5.30, in modo da poter essere a Santo Stefano alle 6 per guidare le prime corriere. Anche il personale sanitario ed assistenziale potrà usufruire del passaggio in galleria all’uscita dalla casa di riposo dopo le 22 o all’ingresso per chi smonta dal turno di notte all’ospedale di Pieve di Cadore.

Era presente al vertice anche il direttore generale dell’Ulss 1 Giuseppe Dal Ben, al quale il sindaco Comis ha chiesto, a nome dei colleghi, di poter contare in valle di una presenza sanitaria notturna per il periodo del cantiere.

I camion

Quanto ai camion: almeno di giorno potranno transitare, perché il carrello che consente i lavori sulla volta della galleria sarà portato all’altezza di 4 metri e 10 centimetri.

I tempi di queste specifiche lavorazioni saranno di 8 mesi e saranno in calendario solo il prossimo anno.

I vigili del fuoco hanno invece il problema dell’autogrù che è più alta di 410 centimetri; la soluzione è arrivata con l’utilizzo di un’autogrù permanentemente in caserma, a Santo Stefano, per tutto il periodo del cantiere.

Il limite scende a 30 km orari

Quanto alla percorribilità della galleria di giorno, il transito interno alla galleria non potrà essere come oggi a 50 chilometri orari ma verrà portato a 30 chilometri, perché nelle aree di lavorazione le due corsie stradali saranno ristrette e verranno delimitate da new jersey che ovviamente non consentiranno di sconfinare.

La sede stradale, inoltre, potrebbe risultate in parte sconnessa. Ma come si diceva auto e camion di notte non potranno circolare.

E i camion, soprattutto, dovranno necessariamente circumnavigare il Comelico, quindi salire per Cortina o per Misurina, scendere a Dobbiaco e da qui risalire fino al passo Monte Croce. Un’aggiunta, insomma, di almeno 70 chilometri.

Per il passo sant’Antonio, infatti, potranno transitare solo furgoni, oltre alle auto. Thomas Menia Corbanese, sindaco di Danta, ha chiesto di inserire la SP6 nei tracciati di viabilità secondaria del cantiere: «La SP6 richiede interventi soprattutto nelle murature di sostegno del lato a valle strada e opere per la salvaguardia dei pedoni. All’incontro in Prefettura, di fronte ai rappresentanti di Veneto Strade e Anas, abbiamo ribadito che gli interventi sono necessari per garantire la sicurezza di utenti della strada e pedoni. Ho apprezzato molto lo spirito collaborativo di Veneto Strade e Anas, che si sono resi disponibili per un sopralluogo al fine di valutare l’entità degli interventi da fare. Resta da capire dove recuperare i finanziamenti per le opere e come agevolare il più possibile il traffico veicolare notturno».

Piena soddisfazione per la gestione dell’incontro da parte del prefetto Antonello Roccoberton è stata manifestata da Comis, a nome dei colleghi.

Il sindaco di Auronzo, Vecellio, ha posto il tema della nuova bretella di via delle Aime, all’ingresso della SP6, sollecitando la progettazione e la cantierizzazione da parte dell’Anas. Ma i tempi non saranno brevi.

A margine del tema-galleria è stato accennato anche ai cantieri di ripristino della viabilità danneggiata dal maltempo. I sindaci hanno rinnovato la loro preoccupazione per i tempi.

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