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ATP Montreal, Vavassori e Bolelli non si nascondono: “Le nuove regole sono troppo confusionarie”

Idee chiare ed entusiasmo. Potremmo sintetizzare così il mood predominante di Andrea Vavassori e Simone Bolelli subito dopo la (convincente) vittoria ottenuta contro gli australiani Max Purcell e Jordan Thompson. La coppia formata dai tennisti azzurri – quinta testa di serie – è riuscita ad imporsi dopo circa un’ora e dieci minuti di gioco, con il punteggio finale di 6-3 7-6 (4).

Adesso, sulla strada dei quarti di finale, i due doppisti italiani incroceranno i vincenti del match Granollers/ZeballosEtcheverry/Tabilo, sospeso per pioggia e rinviato alla (tarda) serata italiana di oggi. Al termine della suddetta gara, Vavassori e Bolelli hanno rilasciato delle dichiarazioni piuttosto interessanti. Sulla vittoria contro gli australiani, certo. Ma anche e soprattutto sul nuovo regolamento riguardante il doppio.

Ciao Andrea, ciao Simone. Oggi è arrivata una vittoria davvero convincente…
(Vavassori): “Abbiamo giocato una gran partita e siamo contenti. Sappiamo che loro sono fortissimi e sono una coppia molto in fiducia. Ci avevamo già giocato contro a Parigi. Abbiamo disputato una partita solida. Di alto livello, direi. Questo è importante perché cambiando superficie riuscire a trovare subito solidità non era così facile. E’ un grande segnale per questo torneo, ma anche per i prossimi. Adesso aspettiamo i nostri prossimi avversari e vedremo…

(Bolelli): “Sono d’accordo, abbiamo disputato una gara di gran livello. Siamo stati bravi entrambi, soprattutto in alcuni momenti chiave della gara. E’ stato un match veramente tiratissimo, sono contento perché alla fine abbiamo superato uno step ulteriore.”

Adesso siete in attesa di conoscere i vostri prossimi avversari…
(Bolelli): “Beh, alla fine le coppie son quasi sempre quelle. Più o meno le stesse ogni settimana. Ormai conosciamo bene i nostri avversari. Diciamo che siamo migliorati tanto. Siamo fiduciosi.”

(Vavassori): “Sì, alla fine le coppie son sempre le stesse. A prescindere da chi affronteremo, noi sappiamo che il nostro livello è molto alto. Siamo cresciuti molto, sia con le vittorie che con le sconfitte. Dobbiamo continuare così.

Per quanto riguarda il nuovo regolamento, qual è il vostro punto di vista?
(Vavassori): “A me il nuovo regolamente non piace. Trovo che sia troppo confusionario. Ne parlavamo anche con i nostri avversari a fine gara e anche a loro non piace. Non hai quasi il tempo di darti il cinque che devi subito andare a posizionarti. Bisognerebbe capire quanto tempo risparmi, ma non credo che cambi qualcosa.

(Bolelli): “Sì, sono d’accordo. Guadagni qualcosina col tempo effettivo, ma c’è pochissimo dialogo col partner. Si tratta comunque di uno sport di squadra. Ci deve essere un minimo di dialogo col proprio compagno di squadra. Ci sono molti punti, giocati di fretta, sembra un flipper. Molte volte dipende pure dal giudice di sedia e dal suo modo di gestire le cose.

Della questione singolaristi, invece, cosa ne pensate?
(Bolelli): “Beh, che dovrebbero aumentare le coppie di doppio. Con le regole attuali, paradossalmente, può partecipare un singolarista che è numero 80 del mondo rispetto a un doppista che, magari, è numero 40. Secondo me non è giusto.

(Vavassori): “Io toglierei i quattro bye. Quattro coppie di doppio in meno. I singolaristi come Jannik, per esempio, aumentano di tanto il prestigio del torneo, ma entrerebbero lo stesso… sono regole che lasciano un po’ il tempo che trovano. Sfumature che vanno interpretate. Sicuramente i singolaristi top 10 fanno del bene al doppio. È un prestigio in più per il torneo.

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