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“Chiamo Giorgia e…”: Salvini svela il retroscena e ridicolizza le bufale sulle tensioni nel governo

“Si inventano partiti, si inventano litigi… Siamo soggetti politici diversi, abbiamo culture politiche diverse, però si mettano l’anima in pace. Checché ne scrivano Repubblica e il Corriere, la determinazione di questo governo è arrivare al 2027, alla fine del mandato“. Ospite del Versiliana Festival Matteo Salvini ha sgombrato il campo dalle illazioni su crisi di governo e litigi tra e dentro i partiti della maggioranza. Lo ha fatto entrando nel merito degli argomenti e, prima ancora, soffermandosi sul metodo. “È una sorta di cinema auto-prodotto, e lo dico da giornalista, dove in mancanza di notizie si inventano notizie per poi avere una smentita e dire ‘è stata smentita la non-notizia'”, ha sottolineato il vicepremier.

Salvini, la tenuta del governo e la verità sul vertice di maggioranza: “Chiamo Giorgia e…”

Salvini ha raccontato a questo proposito anche un aneddoto: “Repubblica ha scritto per una settimana: è in vista il vertice del centrodestra su Rai, pensioni, aria di burrasca. Chiamo Giorgia: ma c’è un vertice? No. Titolo di Repubblica: salta il vertice del centrodestra… Che – ha ironizzato – aveva convocato Repubblica”.

Il rapporto con Vannacci: “Ci messaggiamo a ogni articolo surreale”

Un meccanismo che non investe solo i rapporti all’interno della maggioranza, ma anche quelli all’interno dei partiti. In questo caso l’esempio portato dal leader della Lega è sull’ipotesi che il generale Vannacci stia fondando un partito. “Ogni volta che escono articoli surreali su Vannacci, ci messaggiamo. Non sta fondando nessun partito. Dopodomani è a una festa della Lega in provincia di Bergamo, il 6 ottobre sarà sul palco di Pontida. Penso che con la sua identità e le sue idee possano essere parte di una squadra che ha l’ambizione di cambiare in meglio questa Italia e questa Europa”, ha spiegato Salvini, che già nei giorni scorsi, quando il comitato “Il Mondo al contrario” aveva annunciato la trasformazione in “una realtà politica”, aveva chiarito che il generale “sarà parte importante del futuro della Lega”.

“Occupare la Rai è l’ultima delle nostre intenzioni”

Anche sulla Rai, altro tema oggetto di paginate di retroscena sulle tensioni nel governo, oltre che di accuse da parte dell’opposizione, Salvini ha puntualizzato che “su questo sono assolutamente d’accordo con Giorgia: noi lavoriamo per un servizio pubblico che sia veramente servizio pubblico, che non sia lottizzato, fazioso o partigiano, ma neanche per me”. “Occupare la Rai è l’ultima delle nostre intenzioni. Ci sono tanti giornalisti liberi in Rai che sono stati tenuti da parte perché magari non erano né l’amante, né il cugino, né il nipote…”, ha aggiunto.

Salvini: da questo governo nessuna manovra “lacrime e sangue”

Focus poi sui maggiori temi di attualità, dalle riforme in atto a ciò che accadrà da settembre. “Stiamo già preparando una manovra economica non semplice”, ma “escludo che ci sia una manovra lacrima e sangue, come i soliti giornali stanno preannunciando”. “La manovra lacrime e sangue – ha precisato Salvini – la lasciamo a Monti, la nostra sarà equilibrata”. “Uno degli obiettivi della Lega – ha aggiunto – è portare a 100mila euro la soglia della flat tax per Partite Iva, artigiani e commercianti. Dobbiamo incentivare a fatturare e guadagnare di più”.

L’Autonomia? “L’unico caso al mondo in cui una parte politica raccoglie firme contro una sua proposta”

“Sull’autonomia la sinistra sta strepitando, ma l’hanno messa loro in Costituzione, è l’unico caso al mondo in cui una parte politica raccoglie delle firme contro una proposta fatta da loro”, ha poi ricordato il vicepremier, che dopo essersi soffermato sul caso Liguria ha sottolineato che “c’è un potere che in questo momento ha più potere degli altri, della politica, degli imprenditori, dei giornalisti… ed è il potere giudiziario. L’unico problema è che non c’è un indice di produttività per chi lavora in un tribunale e soprattutto non c’è la responsabilità civile per chi sbaglia sulla pelle di un innocente”. Quanto alle carceri il ministro ha raccontato di averne visitate molte e di aver trovato in alcuni casi una situazione “non degna di un Paese democratico”, tanto per i detenuti quanto per chi ci lavora. Dunque, l’impegno del governo, ha chiarito Salvini, è lavorare e investire per “sistemarle”, ma “è chiaro che occorre un po’ di tempo, è chiaro che qualcuno che è verso fine pena per alcuni tipi di reati può accedere a pene alternative”.

“Negli Usa spero vincano i repubblicani, ma comunque andrà l’amicizia con l’Italia non cambierà”

Poi un passaggio sull’Europa, dove “da ministro dei Trasporti, per me la conferma della Commissione Ursula è un problema. Tecnico, economico e industriale” e da dove stenta ancora ad arrivare un aiuto sulla difesa dei confini esterni contro l’immigrazione illegale. “Facendo da noi, con i nostri decreti: nel 2024 -60% di sbarchi e +20% di espulsioni rispetto al 2023. Ma io mi aspetto dall’Europa la difesa dei grandi principi”, ha detto Salvini, ricordando che “occorre l’ok dell’Europa” anche per la prelazione e gli indennizzi ai balneari. E le elezioni Usa? “Spero che le elezioni americane del 5 novembre premino i repubblicani”, ma, ha ribadito, “chiunque vincerà ovviamente avrà l’amicizia del governo e del popolo italiano”.

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