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Addio al prof Gianluigi Vergari, colonna del Riccati-Luzzatti

Addio al prof Gianluigi Vergari, colonna del Riccati-Luzzatti

foto da Quotidiani locali

Vasto cordoglio, non solo all’istituto “Riccati Luzzatti”, per la prematura scomparsa del professor Gianluigi Vergari, docente di economia aziendale, commercialista e revisore dei conti, anche di alcune amministrazioni comunali.

Aveva 61 anni, è scomparso improvvisamente martedì pomeriggio, sull’altopiano di Asiago, dove aveva una casa di famiglia e trascorreva spesso le vacanze con i suoi cari.

Insegnava nell’istituto di piazza Vittoria dal 1992, e in questi decenni, per almeno due generazioni di studenti, si era imposto come uno dei riferimenti dell’istituto, molto amato da ragazze e ragazzi per la vastità dei suoi interessi, soprattutto sociali, e per la sua ricchezza di hobby.

E da anni seguiva alcuni progetti, in particolare “Progetto Pace”, che organizzava viaggi nei paesi più problematici, a cominciare dai Balcani: credeva fermamente nella necessità di diffondere la cultura della nonviolenza.

E ancora, eventi, conferenze, documenti. Ma coordinava l’alternanza scuola lavoro del Riccati Luzzatti, curando il coordinamento con le aziende che avrebbero ospitato i ragazzi negli stage.

La laurea e la chitarra classica

Nativo di Ascoli Piceno, figlio di un imprenditore nel settore dei mobili, aveva svolto la sua formazione scolastica prima nel capoluogo marchigiano, quindi l’università D’Annunzio di Pescara, dove si era laureato in economia aziendale, specializzandosi in Tecnica bancaria.

E in parallelo, il diploma al conservatorio di Pescara in chitarra classica, a ribadire la vastità di interessi. Per anni aveva svolto un’intensa attività concertistica. Poi, nel 1991, il bivio tra i due percorsi professionali, con la scelta definitiva dell’insegnamento e il trasferimento a Treviso.

Natura, bici, dolomiti

Fra le sue passioni, la natura e l’escursionismo in montagna, sulle amatissime Dolomiti. Faceva parte dell’associazione Cem di Monigo – quante escursioni – ma anche la bici, dov’era iscritto alla federazione amici delle bicicletta di Conegliano, e curava in particolare il progetto “Libera la bici”.

Ed era stato fra i primi in città ad avvicinarsi al movimento 5 Stelle, sin dal 2010 – era vicino a David Borrelli – vivendo la stagione dei meet up ed il boom dei pentastellati. Era stato candidato alle comunali 2013, a sostegno del candidato sindaco Alessandro Gnocchi. Per poi allontanarsi dal Movimento.

Lascia nel dolore la moglie Elisabetta, docente di lettere alle medie Casteller di Paese, i figli Lorenzo e Matteo, la mamma Pasqualina, il fratello Sandro, gli altri parenti.

Ma lo piangono anche i colleghi – mestissimo il tam tam, da quando è arrivata in città la notizia della scomparsa – in primis dalla dirigente Francesca Mondin.

«Il dirigente del Riccati Luzzatti, dove il prof. Vergari ha lavorato per oltre trent’anni, a nome di tutto l’istituto esprime, in questo momento di dolore, la sua vicinanza alla famiglia».

I funerali si terranno lunedì alle 15.30, nella chiesa Arcipretale di Paese, dove il docente viveva in via Nievo. Il professore potrà essere salutato alla casa funeraria Cof, vicino all’ospedale sabato domenica e lunedì prima del rito funebre.

La pace, il suo mantra

Domenica alle 18, nella stessa chiesa il Rosario. I familiari, anziché fiori chiedono offerte da devolvere a Rete progetto Pace, a conferma dell’impegno con cui il professore era attivo nella sensibilizzazione e nella formazione contro le guerra ed i conflitti. Negli ultimi mesi era attivissimo per le iniziative contro i bombardamenti a Gaza. «La pace, ovunque e senza condizioni» era il suo mantra.

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