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Crociere a Venezia, le critiche di Vtp al Porto: «Nell’accordo passaggi da cambiare»

Crociere a Venezia, le critiche di Vtp al Porto: «Nell’accordo passaggi da cambiare»

foto da Quotidiani locali

Il testo dell’accordo tra l’Autorità portuale e Vtp per la gestione dei servizi crocieristici è subito tema per un nuovo braccio di ferro in laguna.

Dopo le strette di mano e i comunicati stampa congiunti, ora che si entra negli aspetti operativi, la dialettica si fa di nuovo elettrica tra Porto e Venezia terminal passeggeri.

A spiegarlo è la stessa società di gestione delle crociere a Venezia, dopo la pubblicazione dei dettagli, sul nostro quotidiano, dell’intesa tra ministero e concessionario, con una proroga fino al 2036 e l’impegno al rilancio della Marittima.

La pubblicazione del testo da parte dell’Autorità portuale, con paletti, verifiche annuali, condizioni su investimenti e piani finanziari porta all’immediata reazione di Vtp che, su alcuni punti, chiarisce che l’accordo ancora non c’è. «Dopo il comitato di gestione dell’Autorità portuale abbiamo subito fatto un accesso agli atti per valutare la loro disposizione - spiegano da Vtp -. Ci sono ora 90 giorni di tempo, fino al 30 ottobre, per le nostre osservazioni. E le faremo perché ci sono dei passaggi che non vanno bene». E i temi da chiarire sono vari e importanti.

Primo: il prolungamento della concessione che l’Autorità portuale lega al progetto della banchina “Marghera Nord lato Nord”. Venezia terminal passeggeri non è esclusivamente interessata a quel progetto, che deve ancora passare la Via (valutazione di impatto ambientale) e su cui servono nuovi fondi ministeriali.

«Scrivono che se non vengono realizzate quelle banchine allora Vtp può presentare una nuova istanza dopo averla già fatta, ricordiamo, per avere la concessione» precisa la società.

«Ma a noi interessa la certezza di avere due banchine in più, secondo quanto prevede il decreto legge 103, per cui era stata data la concessione». «Vogliono fare le banchine? A noi va bene. Va bene tutto. Ma ribadiamo di volere due banchine in più».

Insomma, Vtp pare non volersi legare mani e piedi a un progetto ancora non certo come quello di Marghera Nord lato Nord.

Poi c’è il tema delle verifiche annuali. «Si inizia dalle annuali e poi si arriva addirittura alle semestrali. Noi chiediamo un periodo più lungo, perché è troppo poco per verifiche corrette», continuano da Vtp.

Infine gli investimenti: se sono minori si riduce il tempo della concessione, ma non si prevede il contrario, ovvero che con maggiori investimenti la si allunghi. Vtp si impegna a realizzare investimenti per oltre 19 milioni di euro entro il 2036. E vuole certezze.

Quindi, il confronto riprende. Parlare di nuovo contenzioso è prematuro. «Noi faremo le nostre osservazioni e l’Autorità portuale deve arrivare alla stesura dell’atto integrativo finale - precisano da Vtp -. Di certo se l’atto integrativo non sarà soddisfacente Vtp si tutelerà».

Dalle parole della società si intuisce che per una definitiva pax sui servizi crocieristici, l’ultima parola non è ancora scritta. «Passi avanti importanti sono senz’altro stati fatti rispetto a tre mesi fa, grazie al lavoro del Ministero e dei suoi tavoli tematici che sono stati utilissimi».

Ma in fin dei conti, la società Vtp, se non si riterrà soddisfatta dall’intesa finale sul contratto con l’Autorità portuale, potrebbe anche decidere di non chiudere gli altri contenziosi aperti in questi anni a Venezia.

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