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La doppia vita di Ilaria, campionessa italiana di atletica e genio della matematica: «Il segreto è sapersi organizzare»

La doppia vita di Ilaria, campionessa italiana di atletica e genio della matematica: «Il segreto è sapersi organizzare»

foto da Quotidiani locali

CORDENONS. Conciliare studio e sport è possibile, tanti casi lo dimostrano. Non è scontato riuscirci ad alto livello, come invece è capace di fare Ilaria Bruno. La 22enne di Cordenons primeggia nell’atletica leggera e all’università: è campionessa italiana under 23 dei 3000 siepi e dei 5000 e, al contempo, sta per laurearsi al corso in Matematica all’università di Udine, dov’è anche allieva della scuola superiore universitaria Wassermann-Toppo.

“La scuola dei cervelloni”, era stata definita dall’Ateneo friulano all’inaugurazione, nel nel 2004, un istituto di eccellenza che si affianca ai corsi universitari e, per frequentarlo, gli studenti devono avere la media del 27 e nessun esame con una votazione inferiore al 24.

Bruno, già nazionale di corsa campestre under 20 e 23, ha il talento per riuscire in entrambi i campi. Le doti tecniche, però, non bastano. «Dedico quasi tutto il mio tempo per studiare e allenarmi – rivela–. Il segreto consiste nell’organizzarsi molto bene e con anticipo, anche perché il periodo di esami, nel mio caso, coincide spesso con il periodo della stagione in cui si tengono le gare più importanti».

Disciplina e metodo, non è prevista una via alternativa per puntare in alto. «Certamente posso organizzare bene lo studio e le sedute di allenamento – riconosce –. In base al piano delle lezioni e a seconda delle stagioni preparo la mia giornata. D’estate corro spesso la sera, d’inverno durante la pausa pranzo. Cerco le condizioni climatiche idonee a potermi esprimere».

Anche perché i suoi allenamenti sono all’aperto e prevedono una grande sforzo aerobico. Interessante è sapere se lo studio di una materia complicata come la matematica la possa aiutare, in qualche modo, nell’approccio allo sport: «In realtà – sottolinea Ilaria – influisce più l’atletica in questo processo. Mi ha insegnato che la costanza e il saper fare fatica sono elementi indispensabili anche a scuola e nell’approccio alla matematica».

Ecco, di una disciplina ostica alla maggior parte degli studenti, Ilaria apprezza «il suo rigore e l’importanza di esprimersi in maniera corretta, col lessico adeguato, per illustrare ogni passaggio».

Mentre si dirige verso il conseguimento della laurea triennale (la discussione della tesi è prevista per la sessione autunnale), Bruno, tesserata per la Friulintagli Brugnera, ha vinto recentemente il titolo dei 3000 siepi e dei 5000 ai campionati U23 di Rieti. Due successi che l’hanno proiettata in una nuova dimensione. «Vittorie – rivela – che aspettavo da tempo. Ero tra le più forti, ma ai Tricolori non riuscivo a mettere in pratica quanto avevo imparato. Ce l’ho fatta a Rieti».

Seguita da Matteo Chiaradia, si allena soprattutto al campo di Paderno a Udine e, dal 2023 a oggi, ha affinato lo spunto finale. Una dote fondamentale per una mezzofondista, specialmente se la gara è tattica e serve calcolare le mosse.

Il suo futuro? «Di fronte a me ho ancora due anni di studio – spiega –. Non posso prevedere cosa farò. Certamente voglio mantenere l’impegno universitario e sportivo».

Bisogna crederle ha già dimostrato di non mollare tanto facilmente.

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