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Acerenza quarto posto da eroe nella 10 km delle Olimpiadi, oro a un super Rasovszky

Sorpassi e colpi di scena per tutta la gara, criticata fino alla fine, la Senna di Parigi offre una delle 10 km più belle e spettacolari di sempre, Acerenza soddisfatto, “Sono quarto alle Olimpiadi, non ai Campionati Regionali”, Paltrinieri al bivio di carriera, “Non so se questa sia stata la mia ultima gara”

Domenico Acerenza chiude la 10 km di nuoto in acque libere delle Olimpiadi di Parigi 2024 con un quarto posto ma da eroe.

Una gara incredibile quella vista nel fiume Senna, che è stato criticato negli ultimi due anni fino a poche ore prima della competizione, ma che poi ha offerto una gara ricca di sorpassi e colpi di scena, che per tanti motivi è stata di certo una delle 10 km di nuoto di fondo più spettacolari di sempre.

Domenico Acerenza, Fiamme Oro e Circolo Canottieri Napoli allenato da Fabrizio Antonelli, ha chiuso quarto in 1h 51’09”6 cedendo soltanto nell’ultimo tratto al più giovane e rampante David Betlehem, che nello sprint finale va a prendersi il bronzo dopo 1h 51’09”0 festeggiando all’arrivo anche per la doppietta con il connazionale vice campione olimpico e campione mondiale in carica Kristof Rasovszky che ha trionfato in 1h 50’52”7 precedendo nettamente il tedesco Oliver Klemet, bronzo iridato in carica, in 1h 50’54”8.

Non so cosa dire, ho dato tutto quello che avevo e sono morto – ha dichiarato Domenico Acerenza – Dire che mi sono divertito in questa gara è dir poco. È stata una gara dove la tattica era fondamentale, ho cercato di dare il massimo, usare tutte le mie skill, di fare veramente tutto ciò che potevo. Nell’ultimo giro ho dato uno strappo per provare a riprendere i primi due.

Speravo che nessuno mi affiancasse perché ero morto e speravo di restare in scia dei primi due e farmi portare. Quando Betlehem mi ha affiancato ho cercato di stringere i denti e resistere il più possibile, ma ero già oltre le mie forze. Non so chi mi ha dato la forza di arrivare alla fine perché ero finito. Ci ho provato, ce l’ho messa tutta e non posso recriminarmi nulla.

Per me l’ultimo mese non è stato facile con il problema alla spalla che mi sono portato dietro. Ora penso che la mia spalla dovrà curarsi. Sono comunque soddisfatto del percorso e della preparazione e comunque è un quarto posto alle Olimpiadi, non ai Campionati Regionali”

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Devastato dalla fatica dopo una gara eccezionale, Gregorio Paltrinieri ha chiuso nono in 1h 51’58”0, alle spalle deltedesco campione olimpico in carica Florian Wellbrock con 1h 51’54”4 e del padrone di casa Marc-Antoine Olivier, argento iridato in carica e sesto a Tokyo tre anni fa, settimo in 1h 51’50”9.

Oggi è stata molto complicata, era una gara difficilissima, ma lo sapevamo – ha dichiarato Gregorio Paltrinieri – Non avevo provato il fiume e non sapevo cosa mi aspettasse, ma semplicemente non mi è mai entrata la nuotata, nemmeno a favore di corrente. Contro corrente riuscivo a dire la mia e forse avrei potuto giocarmela se fosse stata tutta così. Gli specialisti della 10 km sono arrivati meglio preparati rispetto a me che ho preparato anche la vasca e ho dovuto scaricare. Nelle ultime gare di fondo sono riuscito sempre a gestirmi.

Oggi ero attaccato a un filo pronto a rompersi. Non riuscivo ad aumentare la frequenza e trovare il mio ritmo e alla fine non ce l’ho fatta. Mi dispiace per questa gara, speravo di far bene, ci avevo puntato tanto. Gli altri comunque sono andati fortissimo, erano irraggiungibili. Mi dispiace per Mimmo (Acerenza, ndr), non credo avesse nulla in meno rispetto ai primi tre. Speravo potesse a arrivare a podio. La mia Olimpiade è stata comunque buona. Adesso voglio prendermi una pausa, non so se questa sia stata la mia ultima gara, ci devo pensare”

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Acerenza quarto posto da eroe nella 10 km delle Olimpiadi, oro a un super Rasovszky – La gara

Gregorio Paltrinieri, Fiamme Oro e Coopernuoto allenato da Fabrizio Antonelli, ripercorre la stessa strategia di gara scelta da Ginevra Taddeucci nella 10 km di ieri che l’ha portata a vincere il bronzo ed evidentemente prescelta dal tema Italia dopo le prove tecniche effettuate dal Coordinatore Stefano Rubaudo in prima persona.

Come ieri, il fiume Senna offre un senso con corrente a favore e un lato, il ritorno, concorrente fortemente contro, una particolarità singolare del campo gara della 10 km di queste Olimpiadi.

A metà gara Paltrinieri è terzo, affiancato dal compagno di allenamenti e campione europeo a Roma e argento iridato a Budapest nel 2022 Domenico Acerenza, all’inseguimento del tedesco campione olimpico in carica Florian Wellbrock, non pervenuto nelle gare in piscina al Defense Arena, e il magiaro vice campione olimpico e campione mondiale in carica Kristof Rasovszky.

Al quarto giro cambiano gli equilibri, con Rasovszky che si alterna a Wellbrock al comando della gara e Paltrinieri che scivola in quarta piazza superato dall’altro tedesco Oliver Klemet.

La corrente che spinge fuori rotta gli atleti alla virata della boa posizionata a 7,5 km del percorso gara è impressionante, così come il tratto che attraversa la Senna da sponda a sponda, in cui gli atleti devono vincere la potente corrente del fiume e fare gli straordinari per tenere la rotta e restare sul percorso per raggiungere l’altra boa e ritornare indietro, nuotando la parte più impegnativa del circuito di gara.

Dopo i 7,5 km Paltrinieri è quinto, con Acerenza terzo e Rasovszky e Wellbrock saldamente davanti, ma pochi metri dopo scatta l’azione di Paltrinieri, che risale la Senna fino alla seconda piazza superando Klemet, Acerenza e Wellbrock.

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Il penultimo giro vede Paltrinieri sempre in seconda piazza all’inseguimento di Rasovszky, mentre Acerenza in quinta posizione a 7 secondi dal capolista.

Dopo la penultima boa di virata però, a poco più di un chilometro e mezzo dall’arrivo, c’è l’azione di attacco di Rasovszky, inseguito da Klemet, che tentano la fuga e il distacco decisivo prima del traguardo.

Paltrinieri è terzo ma con l’altro magiaro David Betlehem che gli sta praticamente sulle spalle, mentre Acerenza insegue senza cedere nulla.

All’ultima boa di virata c’è il soprasso di Acerenza che si alterna a Paltrinieri sulla zona podio, mentre davanti sono sempre Rasovszky e Klemet a dettare il ritmo della fuga finale.

Negli ultimi mille metri Paltrinieri perde un’altra posizione attestandosi quinto alle spalle di Betlehem e staccato di netto rispetto al gruppo di quattro nuotatori che guidano davanti.

Acerenza resta invece sulla scia di Rasovszky e Klemet, con Betlehem che però insegue dietro in maniera pericolosa.

Con Paltrinieri orami fuori dalla lotta podio, gli ultimi 500 metri sono letteralmente spettacolari, con Rasovszky che offre un’energia incredibile contro la corrente della Senna e trionfa davanti a tutti, mentre Acerenza si esibisce in uno spalla a spalla epico con Betlehem che però vede il magiaro averla vinta chiudendo terzo dietro Klement.

Parigi 2024 – Clicca qui per i risultati completi della 10 km maschile

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