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Dalle calamite alle borse di stoffa: scatta l’operazione souvenir Go!2025

Dalle calamite alle borse di stoffa: scatta l’operazione 


souvenir Go!2025

I turisti cercano ricordi e i negozi iniziano ad organizzarsi. Confcommercio ha invitato i soci ad abbellire le vetrine

GORIZIA Dal castello al piazzale della Transalpina; dalla rosa di Gorizia alla gubana. Ci sono i magneti da frigorifero e ci sono le borse di stoffa, ma ci sono anche le t-shirt, i segnalibro, i righelli e i ditali da sarta, senza contare i block-notes, le cartoline fotografiche o le sempreverdi tazze mug. Chi più ne ha, più ne metta. Il limite è la fantasia. In vista di Go!2025 i souvenir di Gorizia fioriscono un po’ ovunque e non poteva essere altrimenti. Si va in ordine sparso e, in un certo senso, è meglio così perché, così facendo, si evita l’omologazione.

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L’ormai ex Kit, il punto di informazioni turistiche all’intento della stazione Transalpina, aveva anticipato di anni la Capitale europea della Cultura proponendo ai visitatori di passaggio magliette, calamite e borse con la stilizzazione della piastra di metallo con il numero 57/15 che si trova al centro del mosaico transfrontaliero. Al momento l’ufficio informazioni è chiuso per i lavori di riqualificazione della stazione e non è ancora chiaro se mai riaprirà, ma per rimanere in ambito istituzionale, Promoturismo Fvg offre i gadget con il marchio “Io sono Friuli Venezia Giulia” personalizzandoli con i luoghi dove sono in vendita. È così che, nell’ufficio di corso Italia, si possono trovare calamite e tazze con rappresentati, tra i luoghi simbolo della città, anche la chiesa di Sant’Ignazio e piazza Vittoria.

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Alla cartoleria “al Corso” Aldo Alia si è sbizzarrito con la fantasia. Tra gli oggetti griffati Gorizia ha fatto realizzare presine da cucina e grembiuli, ma anche righelli scolastici, portachiavi e spille. «I magneti sono l’articolo che vendo di più - assicura -, soprattutto quelli con l’immagine del castello, ma vanno via bene anche le palle con la neve: me ne è rimasta soltanto una. Per ora i turisti sono pochi, penso possano essere di più e spero che il 2025 possa essere un anno prospero per Gorizia. Ho tante proposte, ma sono appena agli inizi, ho in mente molte altre cose, ma dal momento che si tratta di una cartoleria, saranno sempre articoli “snelli”».

Souvenir poco impegnativi ma graficamente gradevoli sono anche quelli che si possono trovare in libreria alla Ubik. In questo caso alle borse di tela, ai segnalibro, alle tazze e ai magneti si aggiungono i sottobicchieri. A realizzarli è la designer Anastasia Andreeva. «Cerchiamo di realizzare qualcosa di innovativo che non è già sul mercato, mettendoci un tocco d’arte e un po’ di stile», dice. «Vendiamo soprattutto i magneti», confermano alla Ubik dove, tra i tanti libri dedicati alla città e alla sua storia, ad andare per la maggiore è quello di Roberto Covaz che, oltre ad essere di facile consultazione, colpisce per la copertina che richiama il vecchio lasciapassare.

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A proporre oggettistica dedicata alla città sono anche le edicole e qualche bar. Tra questi il DejàVù Cafè di via Rastello che ha allestito un corner ad hoc. «Come Confcommercio non abbiamo dato indirizzi specifici - dice Monica Paoletich, direttrice dell’associazione dei commercianti -, ci siamo limitati ad invitare i nostri associati ad abbellire le vetrine con prodotti a tema, ma ognuno si organizza come vuole».

Anche se qualcosa è più elegante e qualcosa lo è di meno, quello che importa è che ci sia un mercato: significa che i turisti ci sono.

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