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Parigi, il Settebello protesta: spalle agli arbitri e partita in 6 giocatori

TRIESTE. Una ferita aperta, apertissima, ha portato ieri la nazionale italiana maschile di pallanuoto ad una delle proteste più clamorose della storia dei Giochi.

Dopo che anche il Tas ha rigettato il ricorso avanzato dalla Fin per il torto arbitrale subito ai quarti di finale contro l’Ungheria, il Settebello ieri in acqua contro la Spagna per cercare di accedere alla finale per il quinto posto ha deciso di voltare le spalle agli arbitri al momento degli inni nazionali, in segno di protesta contro World Aquatics. Ma non solo. I giocatori azzurri hanno giocato i primi quattro minuti con l’uomo in meno e hanno lasciato il gioco agli spagnoli. Duecentoquaranta secondi in inferiorità numerica, esattamente il lasso di tempo in cui l’Italia è stata costretta a giocare con l’uomo in meno contro l’Ungheria per l’inesistente fallo violento comminato dagli arbitri ai danni di Ciccio Condemi.

Alla fine gli iberici si sono imposti per 11-9 (0-4, 3-2, 3-3, 3-2) relegando gli azzurri a giocarsi una futile finale per l’assegnazione del settimo e dell’ottavo posto in programma sabato 10 agosto alle 19.35 contro l’Australia.

Sempre il 10 agosto, ma alle 13, scenderà in acqua il Setterosa che contro l’Ungheria cercherà di concludere i Giochi con il quinto posto.

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