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Casellati travolge la sinistra: “Il premierato non è eversivo. Il Pd per 10 anni al governo senza voto” (video)

Casellati Pd premierato

“Il premierato non è una riforma eversiva”. A ribadirlo a chiare lettere è la ministra Maria Elisabetta. In vari video dai suoi profili social ha rispedito al mittente le critiche abnormi che sono piovute sul governo. Ha preso di petto principalmente il Pd, in dieci anni al governo senza voto… Il ministro per le riforme […]

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Casellati Pd premierato

“Il premierato non è una riforma eversiva”. A ribadirlo a chiare lettere è la ministra Maria Elisabetta. In vari video dai suoi profili social ha rispedito al mittente le critiche abnormi che sono piovute sul governo. Ha preso di petto principalmente il Pd, in dieci anni al governo senza voto… Il ministro per le riforme si toglie più di un sassolino dalla scarpa. “L’opposizione ci accusa di voler introdurre, con la riforma del premierato, un sistema di governo illiberale: antidemocratico, pericoloso per le libertà costituzionali. Si è invocata addirittura la necessità di una resistenza fisica, muscolare, violenta alla proposta del governo. Nulla è vero, sono tutte accuse strumentali.  Lo dico da liberale della prima ora; da figlia di chi ha combattuto davvero per la conquista delle libertà perdute; da donna indisponibile a cedere un grammo delle libertà civili e politiche consacrate dalla Costituzione”.

Premierato, Casellati zittisce il Pd e la sua doppia morale

“Perché non può essere un atto di eversione prevedere che il popolo italiano scelga non soltanto chi lo deve rappresentare in Parlamento; ma anche chi lo dovrà governare”. E poi parte un siluro contro quel decennio a cavallo tra la diciottesima e la diciannovesima legislatura, dove il Partito Democratico, a eccezione del Conte1, è stato ininterrottamente al governo, senza vincere un’elezione. Anzi, senza che si andasse a votare. Per cui Casellati affonda: «Non è antidemocratico stabilire che a guidare il governo sia soltanto chi si è sottoposto al voto popolare e non più tecnici che non hanno alcuna rappresentatività. Non è illiberale pretendere che la volontà espressa nelle urne dai cittadini sia rispettata. Anziché essere considerata, come accade oggi, poco più di una pagina bianca sulla quale gli eterni professionisti del trasformismo e dei giochi di palazzo possono scrivere qualunque trama”.

Casellati: “Di premierato si parlò in Assemblea costituente”

E ancora Casellati procede con il suo stile sobrio e chiaro a stigmatizzare il doppiopasismno della sinistra: “Il premierato non è estaneo alla nostra storia costituzionale- scandisce contraddicendo una delle massime critiche rivolte al governo- . Dell’elezione diretta del presiente del consiglio  parlò già in assemblea costituente Costantino Mortati: uno dei massimi costituzionalisti del ‘900. E fu proposta da partiti di vario orientamento e colore. Quando ne parlarono esponenti della sinistra, come Augusto Barbera, parlamentare comunista e oggi presidente della Corte Costizionale,  nessuno denunciò il rischio di una deriva autoritaria. Nessuno sottoscrisse appelli a difesa della Costituzione o si mobilitò contro i  “nuovi barbari”. Casellati smaschera fino in fondo le contraddizioni della sinistra.

“Perché allora nessuno parlò di deriva autoritaria?”

“Oggi che quella stessa proposta viene dal centrodestra – scandisce- si innalzano le barricate del pregiudizio e le doppie verità. E si disconosce la legittimazione di un governo eletto a cambiare la Costituzione a maggioranza. Dimenticando che il centrosinsitra lo ha fatto e con solo 4 voti di margine quando fu introdotto il Titol V . Noi andremo avanti senza lasciarci intimorire. Vogliamo riportare al centro della politica il rispetto della sovranità popolare”.

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