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Atenei di Trieste e Udine in campo per Go!2025: ecco sei progetti tra arte e memoria

GORIZIA Dai viaggi nella memoria per scoprire il territorio a cavallo dell’ex confine alle mostre d’arte. Dalle attività di marketing alla valorizzazione del grande cinema. Sono alcuni dei progetti ideati in maniera congiunta per Go!2025 dalle sedi goriziane delle Università di Trieste e Udine. Due realtà già abituate a lavorare in stretta sinergia, ma pronte a fare un ulteriore salto di qualità su questo fronte in vista della Capitale europea della Cultura: evento alla cui riuscita intendono partecipare appunto in maniera attiva e propositiva.

«Sono parecchie le collaborazioni in piedi - spiega Francesco Pitassio, delegato del rettore per il centro polifunzionale di Gorizia dell’Università di Udine -. Il corso di studi Dams è interateneo al pari di quelli di Assistenza sanitaria e di Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro; ugualmente il master in Economia circolare-Ciclo integrato dei rifiuti vede una partnership tra i due atenei e gli enti di amministrazione locali (ne parliamo a destra ndr). Tuttavia, Go!2025 è un’opportunità che non ci si deve lasciar sfuggire». La Capitale può diventare quindi terreno ideale per alzare l’asticella e rafforzare il percorso di collaborazione, da estendere possibilmente anche all’Università di Nova Gorica.

In attesa di concretizzare il dialogo con l’ateneo sloveno, Udine e Trieste hanno già ideato sei possibili progetti per Go!2025, al momento in attesa di finanziamenti. Si parte con Percorsi della memoria”, passeggiate con studenti e docenti per approfondire il territorio. Il secondo consiste in attività di cinema all’aperto ospitate dal chiostro di Santa Chiara e in via Alviano. La terza riguarda appuntamenti di sensibilizzazione per stare meglio con sé stessi: eventi su temi quali sostenibilità, benessere, wellbeing. Una quarta idea prevede laboratori di promozione del territorio con la conseguente individuazione delle strategie di marketing. Le altre iniziative si basano su progetti di land art e su mostre d’arte.

«Tra le due Università c’è la massima unità di intenti - afferma Ilaria Garofolo, delegata del rettore per il polo goriziano dell’ateneo triestino -. Con Francesco Pitassio non solo non c’è alcuna divergenza di vedute, ma sussiste un dialogo fruttuoso, imperniato sulla ricerca di sinergie. In questo contesto, Go!2025 è un’occasione da cogliere: le università devono essere un serbatoio pensante di eventi. Dopo tutto, non appena gli atenei sono stati contattati non hanno esitato un attimo a elaborare delle idee».

«Verso Go!2025 le due università possono rivestire un ruolo fondamentale e non solo per le loro competenze accademiche - afferma Chiara Gatta, vicesindaco e assessore alle Politiche universitarie -. I loro giovani, molti dei quali non sono di Gorizia, saranno in grado di fornire un contributo in termini di visione, di slancio. Occorre infatti lavorare in prospettiva, anche al di là dell’anno prossimo. Peraltro i due atenei regionali hanno già investito tanto sul territorio e averne due in città costituisce un privilegio che non si può non tenere nella dovuta considerazione».

E poi, come si diceva, c’è l’interlocutore sloveno. In questo senso va ricordato che l’Università di Udine assieme ad altri nove atenei europei e con il coordinamento della Chemnitz University of Technology – Chemnitz è l’altra Capitale europea della Cultura 2025 assieme a Gorizia-Nova Gorica –, ha ottenuto di recente un finanziamento per un progetto denominato: “Across. Cross-border Education between European Universities”. Tale finanziamento, erogato nel quadro dell’iniziativa dell’Unione Europea Erasmus+ European University, è di circa 14 milioni di euro e vede appunto anche il coinvolgimento di Nova Gorica. «L’obiettivo è sviluppare attività accademiche nelle aree di frontiera – dice ancora Pitassio – e Gorizia sarà significativamente coinvolta nelle proposte progettuali».

«Come auspica il Comune, la collaborazione tra i due atenei è un elemento importante. In ogni caso, ha la necessità di essere stimolata - afferma il presidente del Consorzio universitario, Sergio Orzan -. Nel 2023-2024, tra l’altro, le sedi cittadine delle due Università hanno registrato un aumento del 15-20% degli iscritti ai primi anni dei vari corsi di laurea. Insomma, un risultato considerevole. Tuttavia, è opportuna la realizzazione di iniziative congiunte in vista di Go!2025, anche con il coordinamento del GectGo. Il Consorzio continuerà anche in questo caso a svolgere la propria attività di supporto e di collegamento sulla base di progetti comuni». —

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