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Standard and Poor’s migliora il rating di Roma, ma Gualtieri mastica amaro: deve ringraziare il governo Meloni

Standard and Poor’s migliora il giudizio sulle prospettive di affidabilità economico-finanziaria di Roma Capitale assegnandole un rating a lungo termine BBB con outlook stabile.

Il giudizio dell’agenzia di rating si basa esplicitamente sulla svolta impressa dal governo Meloni. ”L’affidabilità creditizia di Roma – sottolineano gli analisti – è fortemente sostenuta dal governo centrale, sia dal punto di vista finanziario che operativo. Il rating della città è sostenuto anche dalla sua economia sana e diversificata”.

Il governo Meloni, ad esempio, ”finanzierà interamente i lavori relativi alle linee metropolitane della città e gestirà le pendenze legali legate ai lavori passati”. Non solo. ”Nel 2022, ha conferito poteri esecutivi al sindaco di Roma per affrontare le annose questioni legate alla gestione dei rifiuti”. I lavori di costruzione di ”un inceneritore nella periferia di Roma sono previsti a partire dalla seconda metà del 2024. Se avrà successo, questo inceneritore ridurrà i costi di trattamento dei rifiuti della città”. 

Standard and Poor’s boccia Roma Capitale sui servizi pubblici e rifiuti: non all’altezza

“‘La qualità dei servizi pubblici locali di Roma, ancora inferiore alla media – afferma l’agenzia di rating – ci porta a considerare la gestione finanziaria della città come una debolezza del credito. I trasporti e la gestione dei rifiuti sono le sfide principali. Riconosciamo, tuttavia, che la situazione finanziaria delle aziende municipali di Roma, in particolare l’azienda di trasporto pubblico Atac e la società di gestione dei rifiuti Ama, è migliorata, anche se in futuro potrebbero aver bisogno di maggiore sostegno finanziario. La nostra valutazione della gestione finanziaria tiene conto delle numerose criticità ancora esistenti, nonché della raccolta e dei pagamenti relativamente bassi della città rispetto alle spese maturate. Ci rendiamo conto che l’attuale amministrazione, in carica dall’ottobre 2021 e composta da manager esperti, sta affrontando questo problema semplificando i processi amministrativi per migliorare la raccolta e i pagamenti, nonché la trasparenza del processo di bilancio”.

“Outloook stabile perché dietro Roma c’è il sostegno del governo italiano”

L’outlook stabile, continua S&P, ”riflette la nostra aspettativa che il sostegno del governo centrale italiano aiuterà Roma a gestire, e infine a ridurre, i rischi finanziari contingenti di lunga data. Prevediamo inoltre che il sostegno finanziario del Fondo di rotazione dell’UE e i sussidi legati al Giubileo del 2025 aiuteranno Roma a far fronte alle sue esigenze di investimento senza accumulare un debito aggiuntivo significativo”.

Gualtieri non ringrazia il governo Meloni, anzi, chiede altre risorse

“Standard & Poor’s certifica la solidità crescente dei conti capitolini assegnando a Roma un giudizio migliorativo che mancava da anni – commenta il sindaco Roberto Gualtieri che si guarda bene dal ringraziare il governo Meloni, che è stato decisivo nella promozione – Siamo molto soddisfatti, questo upgrade che premia l’impegno della nostra squadra. Abbiamo costruito in meno di tre anni una politica di bilancio solida e all’insegna della crescita. S&P individua due fattori alla base dell’upgrade del rating di Roma Capitale: la realizzazione di ingenti investimenti con risorse messe a disposizione dall’Unione Europea e dal Governo, e la migliore efficienza nella spesa”. Per il sindaco Pd “è ora importante che il governo continui a garantire a Roma gli investimenti e le risorse che servono per colmare il gap con tutte le altre grandi capitali europee in termini di finanziamenti e servizi”. In pratica, un’ennesima richiesta al governo, unica attività nella quale la giunta Pd è insuperabile.

 

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