World News in Italian

Lasciò moglie, figli, madre e 15 fratelli: risarcimento da 2 milioni dopo l’incidente

PAVIA. Oltre due milioni di euro di risarcimento. È questa la somma che, secondo una sentenza dell’altro giorno del tribunale civile di Pavia, dovrà pagare il “Fondo di garanzia vittime della strada” alla famiglia extralarge di un 33enne marocchino che viveva a Vigevano e lavorava come fruttivendolo nei mercati. La vittima si chiamava Hamadi Maatouch ed aveva lasciato la moglie, due figli, la madre e 15 tra fratelli e sorelle: all’epoca vivevano tutti in una grande ed unica casa in un villaggio del Marocco. Il 33enne contribuiva al sostentamento della famiglia.

Hamadi Maatouch era morto il 18 maggio 2017 al San Matteo di Pavia due ore dopo un incidente stradale avvenuto in tarda serata a Landriano alla rotonda verso Torrevecchia Pia. L’auto era finita contro un guard rail. Il 33enne era sul posto passeggero di un’Alfa Romeo 156 guidata da un 28enne connazionale anche lui di Vigevano: l’auto era senza assicurazione e il guidatore era stato trovato positivo a cocaina e cannabis. Il guidatore, Mohamed Toubi, era stato condannato in sede penale a Pavia nel 2019 a 5 anni per omicidio stradale: una sentenza passata in giudicato.

il ricorso civile

Anche in forza di quella sentenza penale definitiva è stata presentata una causa civile da 22 parti, solo una non è stata ammessa al risarcimento: si tratta della seconda moglie del padre della vittima. Le altre 21 hanno ottenuto tutte risarcimenti, quanto meno in primo grado, con la sentenza del 6 agosto del giudice civile di Pavia Giacomo Rocchetti. Il risarcimento più alto è andato alla moglie della vittima, con 277.681 euro. Ai due figli minori: 262.037 euro al maschio che aveva 7 anni al momento dell’incidente e 125.152 euro alla femmina che aveva 2 anni. Alla madre della vittima riconosciuti 168.173 euro. Poi ai 15 tra fratelli e sorelle sono stati assegnati, con parametri diversi in base all’età, risarcimenti tra 47.549 euro e i 57.738 euro ciascuno.

I parenti hanno potuto costituirsi in giudizio grazie a certificati prodotti dal traduttore giurato dell’Italia nei tribunali del Marocco, ma anche con certificazioni giurate dei consolati del regno di Marocco a Milano e Murcia (Spagna). Tutti i parenti era rappresentati dall’avvocato Angelo Raffaele Miceli del foro di Salerno. La controparte nel procedimento era il “Fondo garanzia vittime delle strade”. Proprio nella sentenza il giudice spiega che il 33enne morto nel maggio 2017 a Landriano era venuto in Italia lasciando moglie, figli, madre e fratelli in Marocco.

Читайте на 123ru.net