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Calano i furti in casa ma crescono timori e costi per i sistemi d’allarme (anche in provincia di Pavia)

PAVIA. Secondo le statistiche ministeriali furti e rapine in casa sono in diminuzione, ma il timore di esserne vittima cresce. E crescono anche i costi per dotarsi di blindature e sistemi d’allarme moderni. È il quadro che emerge da uno studio condotto a livello nazionale (con interviste campione anche in provincia di Pavia) dall’associazione artigiani Cna secondo cui il 60% degli intervistati mette in cima alle preoccupazione per la sicurezza il timore di una intrusione di ladri in casa.

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Tanta paura, poche contromisure

Secondo le statistiche riportate nello studio della Cna i colpi i casa in Italia sono in diminuzione ma restano su cifre importanti: circa 135mila denunce all’anno che corrispondono a 370 al giorno: più di 15 ogni ora. «Nonostante questo – commentano gli artigiani –. rimangono numerose le abitazioni totalmente sprovviste di difese: sono almeno una su tre».

Ma quanto costa dotarsi di porte blindate moderne, inferriate e magari di un sistema di allarme? Costa parecchio e la spesa è destinata ad aumentare.

«L’aumento medio dei prezzi dei sistemi di sicurezza più o meno sofisticati nell’ultimo anno è stato attorno al 10% – stima la Cna –. I sistemi basici di difesa vanno dalle porte blindate alle inferriate. Per una porta blindata di ultima generazione, defender magnetico e cilindro anti-sfondamento compresi, si spende una cifra che può andate dai 3mila ai 6.500 euro. Le inferriate hanno prezzi che variano sensibilmente a seconda della dimensione: una grata fissa di dimensione media non può costare meno di 6 o 700 euro». Molto più costosi gli impianti di allarme che, per un’abitazione media, possono anche superare i 2.500 euro.

I consigli

A stilare un “decalogo” di suggerimenti per proteggere la casa dalle intrusioni è “Cna Installazione Impianti” che prima di tutto consiglia di rivolgersi a ditte qualificate scartando gli improvvisatori e il fai da te.

«Le imprese specializzate non solo hanno una conoscenza approfondita delle tecnologie più avanzate, ma sono anche in grado di personalizzare l’impianto in base alle specifiche esigenze di sicurezza delle abitazioni. Queste imprese, inoltre, seguono rigorosi standard di sicurezza e sono in grado di fornire un supporto continuo per la manutenzione e l’aggiornamento dei sistemi installati. Rispetto ai sistemi di sicurezza del passato e ai fenomeni di criminalità di un tempo, oggi un buon sistema di allarme anti-intrusione deve prevenire e intercettare il tentativo di effrazione e non limitarsi a segnalare l’avvenuto ingresso indesiderato. Un impianto adeguato deve disporre di un sistema di rilevazione perimetrale unito a protezioni volumetriche interne. Se accoppiato agli impianti di sicurezza, un efficace sistema di videosorveglianza (che consenta di monitorare in qualsiasi momento la situazione dell’edificio, registrandola) ci permette di constatare se ci sono falsi allarmi semplicemente attuando una video-verifica evitando disattivazioni».

Per un appartamento di medie dimensioni, nell’ordine dei 70 metri quadrati, il costo si aggira tra i 2.700 e i 3.200 euro per tecnologie di fascia medio-alta.

L’annuncio: fondi dal ministero per le telecamere nelle città lombarde

In arrivo in Lombardia circa 3,3 milioni di euro dedicati alla realizzazione di impianti di videosorveglianza in diversi comuni delle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Pavia, Sondrio, Varese. «Con l’erogazione da parte del Viminale di questi fondi – commenta il deputato Fabrizio Cecchetti, coordinatore della Lega in Lombardia. si garantisce più sicurezza e maggiori tutele alle nostre comunità. Si tratta di un fondamentale strumento di contrasto alla criminalità, al degrado e di deterrenza nelle nostre città, un segnale di grande attenzione alle esigenze dei cittadini. Con la Lega al governo risposte concrete per tutelare i nostri territori».

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