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ATP Montreal, Cobolli: “Ero stanco da Washington, ma non è una scusa. Era una buona occasione” [ESCLUSIVA]

Dal nostro inviato a Montreal

Il lungo sabato del National Bank Open di Montreal non si è aperto nel modo migliore per i colori azzurri, con la sconfitta di Flavio Cobolli contro Arthur Rinderknech. Era una buona occasione, mi dispiace – ha ammesso il classe 2002 al termine del match ai nostri microfoni. Nonostante la sconfitta, però, Flavio si è dimostrato come sempre lucido e maturo, educato e disponibile nonostante un paio d’ore più tardi dovesse essere su un aereo diretto a Cincinnati. L’azzurro infatti, nonostante sia il n°33 del mondo, dovrà giocare le qualificazioni del Master 1000 statunitense, visto che al momento dell’uscita dell’entry list era rimasto di poco fuori dal main draw. Giusto il tempo per partire, provare ad ambientarsi e fare bene. That’s tennis, baby.

D: Ti ha dato fastidio qualcosa in particolare, magari il vento? C’era anche un po’ di stanchezza?

Flavio Cobolli: “Sicuramente ero molto stanco dalla settimana precedente. Non voglio che sia una scusa, sono semplicemente un po’ provato. Sono le mie prime esperienze, i miei primi tornei così lunghi. Arrivare in finale a Washington è stato faticoso, devo lavorare ancora tanto per riuscire ad essere subito pronto la settimana successiva. Ho fatto una grande partita contro Auger-Aliassime, mi aveva dato tanta fiducia. Oggi però non è stato un buon match: mi dispiace perché era una buona occasione. C’erano condizioni che non mi piacevano, Rinderknech ha giocato molto bene e io non sono arrivato pronto per giocare questa partita

D: Ti porti comunque a casa qualcosa di positivo oltre alla partita con Félix, che come mi hai detto l’altra sera è stata perfetta?

Flavio Cobolli: “Sì sicuramente, come sempre. Ci sono però anche tante cose non voglio dire negative, ma su cui posso sicuramente migliorare. Ho tanti margini di miglioramento, questo è sicuramente positivo”.

D: Ora c’è subito Cincinnati, poi giocherai anche la settimana prima dello US Open?

Flavio Cobolli: “Mi è arrivata ora la notizia che gioco domani a Cincinnati (domenica, ndr), quindi sarà molto dura prepararmi e avere le giuste energie per giocare. Dovrò affrontare un viaggio molto lungo, arriverò di notte e già nel pomeriggio dovrò giocare: non sarà semplice“.

D: Come ti comporti in queste situazioni? Hai una routine particolare? Riesci almeno a dormire durante il viaggio?

Flavio Cobolli: “Sì, direi che dormire non è un mio problema! Dormo un po’ ovunque… Il problema più grande sono un po’ le gambe e il resto del recupero, non sarà facile ma proverò a fare di tutto per essere in forma già domani.

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