Orso immortalato dalle fototrappole tra Fonzaso e Pedavena
Toh, chi si rivede. A distanza di poco più di due mesi dall’avvistamento di giugno l’orso torna a bazzicare nell’area a ridosso dell’abitato di Arten e a distanza di poche ore un’altra fototrappola lo ha colto nella zona pedavenese di via Fiere a Facen. Gli scatti carpiti dai dispositivi posizionati da privati e cacciatori risalgono a venerdì, tra le 20 e le 21. Al momento non risultano danni ad apiari o predazioni di animali domestici, ma i carabinieri forestali della stazione di Fonzaso che hanno la competenza sull’area stanno monitorando la situazione. Il maresciallo Giammaria Stella ha coordinato un sopralluogo sul posto dove sono avvenuti gli scatti ma un temporale improvviso ha eliminato le eventuali tracce che potevano essere utili per identificare l’esemplare del plantigrado.
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In ogni caso le immagini che ritraggono l’orso nel Feltrino che stanno diventando sempre più frequenti con un moltiplicarsi di avvistamenti che abbracciano un po’ tutto il territorio e anche se l’orso è un animale che in un giorno può percorrere diversi chilometri, la sensazione diffusa è che la famiglia di orsi si stia ingrandendo. I carabinieri forestali di Fonzaso hanno subito relazionato al comando di Belluno sull’avvistamento e tocca poi ai vertici provinciali dell’Arma interfacciarsi con gli altri corpi che seguno il fenomeno come la Polizia provinciale.
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L’avvistamento di Arten è avvenuto sul costone che conduce al Campon d’Avena, ma a una quota decisamente bassa, a poche centinaia di metri dal disco bar Quattroruote che costituisce assieme ad altre abitazioni il primo nucleo abitato nella parte alta della frazione fonzasina. Qui l’orso era stato individuato nella prima metà di giugno: «Ma è impossibile stabilire se siamo di fronte allo stesso esemplare», chiarisce il maresciallo Stella. «Per questo serve prelevare campioni di feci o di peli per poter estrarre il Dna dell’animale e in questo caso non è stato possibile a causa di un temporale che ha interessato la zona prima che noi potessimo eseguire il sopralluogo».
Un’altra possibilità è che l’orso abbia intercettato con l’olfatto le tracce di un altro esemplare e che abbia deciso di ripercorrere lo stesso percorso. Era settembre dell’anno scorso quando \l’orso veniva avvistato a Le Ei di Lamon e si pensava a uno sconfinamento casuale di uno dei tanti orsi presenti in Trentino. Poi quest’estate il primo avvistamento ad Arten nel mese di giugno con i primi danni agli apiari, quindi lo spostamento verso il Monte Grappa e più specificatamente verso il Monte Roncon con altri apiari distrutti, poi l’ultimo fine settimana di luglio con il transito in località Guizza con un’altra scorpacciata di miele e infine le immagini riprese a Pont, nelle immediare vicinanze del confine con Busche, non lontano dalla pista ciclabile che passa sul torrente Caorame. Ora l’ultimo avvistamento ad Arten: il monitoraggio continua. —
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